Pianola, ladri in un bar dopo il furto sacrilego

Il parroco: «Tabernacolo intatto, scaraventate a terra le ostie non consacrate» L’accusa: «Nella zona quella notte si è registrato un misterioso black out»

L’AQUILA. Il tabernacolo era intatto. Quelle scaraventate a terra erano le ostie non consacrate. Dunque, non ci sarà nessun rito riparatorio nella chiesa del Sacro Cuore di Gesù profanata dai ladri nella notte tra sabato e domenica.

Il furto ha destato sgomento nella comunità dei fedeli e più in generale nella frazione, dove i colpi non si sono fermati dopo il blitz nella chiesa, nella scuola e in un ristorante. Ieri notte, infatti, i ladri hanno rubato all’interno di un bar. Sono stati anche ripresi dalle telecamere del sistema di videosorveglianza ma si notano soltanto gli occhi in quanto i due individui indossano i passamontagna. Hanno portato via i soldi in cassa, bottiglie di liquori e sigarette.

Ieri il parroco di Pianola don Luciano Bacale Efua è andato in questura per formalizzare la denuncia. «Dai furti seriali che sono stati commessi a Pianola pare di capire che si tratti di una banda ben organizzata», dice il sacerdote. «Subito dopo il colpo in chiesa sono andati nella scuola dove volevano prendere i soldi della macchina del caffè. Secondo alcuni compaesani verso le 4 di quella stessa notte sono andate via le luci in questa zona. A questo punto mi chiedo chi può sapere dove si spengono le luci in quest’area? Non vorrei che qualcuno possa aver dato una mano a questi delinquenti. Quello che hanno fatto, entrare in chiesa, rompere le finestre, scassinare le cassette delle offerte, gettare tutto a terra e rubare il prezioso calice è una cosa insopportabile». Il parroco ne ha parlato ai fedeli nell’omelia esortandoli a riferire eventuali movimenti strani registrati nei giorni scorsi nella zona a ridosso della chiesa. «Durante la messa veniva amministrato un battesimo», racconta don Luciano. «Nell’omelia ho detto che qualcuno ha cercato di rubarci la gioia che la nascita di un bambino e l’inizio della sua vita cristiana portano in una comunità. Il nostro cuore è stato colpito, ma non perdiamo la gioia di unirci alla famiglia di questo bambino battezzato. Speriamo che la polizia riesca a individuare i responsabili. Ho parlato col vescovo e mi ha detto di tenerlo informato. Tornerò a parlare di questo fatto per invitare tutta la comunità a vigilare. E se qualcuno conosce qualcosa è invitato a raccontarlo alla polizia. I calici sono stati gettati a terra ma è stato preso soltanto quello d’oro. Sparita anche la valigetta dei microfoni». Infine, un appello al Comune. «È importante che nei centri abitati sia sempre funzionante l’illuminazione pubblica. Il buio è un pericolo per i cittadini e un invito a nozze per i ladri».

©RIPRODUZIONE RISERVATA