Piazza Torlonia, via le giostre dei bimbi

Provvedimento del Comune: «Danni a siepi e aiuole»

AVEZZANO. Il parco giochi per bimbi "sfrattato" da piazza Torlonia. E i gestori protestano perché non avranno la possibilità di lavorare. Una storia che si ripete. Qualche anno fa, infatti, le giostrine vennero allontanate da piazza Risorgimento. Stavolta l'amministrazione comunale ha deciso di vietare l'istallazione «delle strutture ludiche private» all'interno dell'area verde nei pressi del municipio.

A spingere il Comune a porre tale veto sarebbe stato «il notevole stato di degrado delle strutture verdi, dovuto alla presenza di una serie di strutture ludiche posizionate in quei pressi».

Il danneggiamento del prato verde di piazza Torlonia. Questa la causa principalem, emersa al termine di un sopralluogo dei responsabili dell'ufficio tecnico comunale, per la quale l'amministrazione ha approvato tale divieto. Stando al responso dei tecnici, il manto erboso e le siepi hanno risentito molto della presenza delle strutture per bambini istallate nell'area l'estate scorsa. Le giostre, che ogni anno con la bella stagione tornano nell'area verde, per la gioia dei più piccoli, secondo il nuovo dispositivo proposto dall'assessore all'Ambiente, Aureliano Giffi, e varato dalla giunta comunale, non potranno più essere sistemate nella villa del centro città.

Per l'ufficio tecnico «dal momento che sono state reimpiantate da poco la siepe e a breve verrà rinnovato il manto erboso» è opportuno non far tornare le giostre per tutelare il prato. «La siepe che circonda piazza Torlonia è stata da poco reimpiantata e dal 9 maggio partiranno i lavori anche per la nuova semina del manto erboso», ha spiegato l'assessore all'Ambiente, Aureliano Giffi, «non possiamo spendere ogni anno fondi del Comune per rifare il prato rovinato da un privato. Per questo abbiamo ritenuto opportuno non fare istallare più le giostre nella villa».

La decisione dell'amministrazione comunale ha spiazzato il gestore delle strutture ludiche, in questi giorni posizionate in piazza Risorgimento.

«Ho saputo solo ieri del divieto del Comune in piazza Torlonia», ha precisato Franco Mostacci, «e sono rimasto senza parole. Vietarmi di posizionare le giostre perché rovino l'erba è una vera menzogna. Non sistemo le giostre sul prato ma sul cemento. E poi se le mie strutture danneggiano il manto erboso anche i bambini che giocano a calcio fanno altrettanto». L'ira del gestore della giostre è sfociata inevitabilmente nella disperazione di chi vede sottrarsi da sotto gli occhi la possibilità di lavorare. «Se mi sfrattano da piazza Torlonia dove dovrei andare per lavorare?», ha continuato Mostacci. «ho parlato anche con il vescovo Pietro Santoro, sono disperato. Ho bisogno di lavorare ma se me lo impediscono non so proprio come farò ad andare avanti».

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