IL SANTUARIO DEGLI AVEZZANESI
Pietraquaria, addio dei frati dopo 140 anni
Fedeli increduli, raccolta di firme indirizzata al vescovo per far revocare la decisione del ministro provinciale dei cappuccini
AVEZZANO. I cappuccini lasciano il santuario di Pietraquaria e i fedeli si mobilitano. Dopo 140 anni, i frati hanno deciso di dire addio all’edificio religioso, simbolo della città di Avezzano, creando preoccupazione tra i fedeli. I religiosi, infatti, dal 1878 dimorano nel santuario dedicato alla Madonna di Pietraquaria e con il passare degli anni sono diventati un punto di riferimento importante per gli avezzanesi. Nonostante la carenza di vocazioni e le varie difficoltà interne venutesi a creare nel tempo, i frati sono rimasti ad Avezzano, continuando a prendersi cura del santuario. La situazione, però, da qualche tempo a questa parte, è cambiata e per questo alla fine del prossimo mese i cappuccini diranno addio a Pietraquaria.
La Curia starebbe già tentando di contattare un nuovo Ordine al quale affidare il santuario. «A distanza di quasi un secolo e mezzo, il 30 settembre i religiosi diranno addio alla Marsica riconsegnando al vescovo, monsignor Pietro Santoro, le chiavi del santuario e l’annesso convento», hanno spiegato alcuni fedeli. «La decisione, presa dal ministro provinciale dei Cappuccini, padre Nicola Galasso, è stata una vera doccia fredda per noi fedeli e devoti, che abbiamo sperimentato negli anni le cure pastorali dei Cappuccini, tanto da decidere di mobilitarci attraverso una petizione pubblica, che sta registrando l’adesione di cittadini di tutte le estrazioni sociali e religiose».
Con la raccolta di firme gli avezzanesi e i marsicani vogliono chiedere al vescovo Santoro di intercedere affinché i Cappuccini possano tornare sui loro passi. Una presa di posizione dettata dal forte affetto che i fedeli hanno nei confronti dei frati, ma anche dalla preoccupazione di non trovare più delle figure religiose nel santuario. «La notizia ha suscitato sorpresa, incredulità e preoccupazione e lo scopo della raccolta delle firme è di chiedere al vescovo e al ministro provinciale di mantenere la presenza francescano-cappuccina sul Monte Salviano e, più in generale, sul territorio marsicano», hanno evidenziato i fedeli. «Ancora oggi, benché rimasto con pochi frati, il convento è un punto di riferimento per le tante persone, che desiderano un conforto religioso o una parola di sostegno da parte dei religiosi, i quali rappresentano un pezzo di storia, fede e cultura che rischiano di andarsene nell’indifferenza generale».
Gli interessati potranno firmare la petizione all’autofficina di via Napoli 22, il referente dell’iniziativa è Giuseppe Sulpizio. Intanto si starebbe lavorando parallelamente per poter affidare il santuario all’Ordine dei padri Giuseppini, che avrebbe la possibilità di continuare il lavoro svolto da 140 anni dai Cappuccini.
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