Pirozzolo accusato di corruzione Fissata l’udienza preliminare
Segretario generale del Comune tra una settimana davanti al giudice che decide sul rinvio a giudizio La vicenda riguarda il concorso truccato per il posto di direttore del Centro servizi per anziani
L’AQUILA. Tra una settimana il superdirigente che fa girare la macchina del Comune dell’Aquila conoscerà il suo destino giudiziario. L’ufficio del giudice per le indagini preliminari, infatti, ha provveduto a fissare, nei giorni scorsi, la data dell’udienza in cui si deciderà il rinvio a giudizio oppure il proscioglimento del segretario generale del Comune Carlo Pirozzolo.
L’indagato eccellente – al quale sono contestati i reati di corruzione, abuso d’ufficio e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente di un bando di gara – comparirà martedì 27 davanti al giudice per l’udienza preliminare Giuseppe Romano Gargarella.
La Procura della Repubblica ha chiesto il rinvio a giudizio a carico di Carlo Pirozzolo, coinvolto insieme a Patrizia Del Principe – funzionaria dello stesso ente che fu sospesa dall’incarico a seguito dell’inchiesta giudiziaria e recentemente reintegrata con la revoca della misura interdittiva della sospensione dal pubblico ufficio – e a Bruno Galgani, imprenditore originario di Antrodoco (Rieti) in un’indagine condotta dai sostituti procuratori Fabio Picuti e Stefano Gallo. Le indagini, i cui risultati sono venuti alla luce esattamente un anno fa, sono state effettuate dalla squadra Mobile coordinata dal dirigente Maurilio Grasso.
Gli accertamenti hanno riguardato quanto avveniva all’interno del Centro servizi anziani “Cardinale Corradino Bafile”, meglio noto come ex Onpi, organo strumentale del Comune. Un’inchiesta che si muove su un doppio binario: da un lato il concorso truccato per ricoprire il ruolo di direttore del Centro servizi anziani e dall’altro una tangente per lo svolgimento di lavori di facchinaggio. La funzionaria Del Principe è finita nei guai insieme a Galgani per induzione indebita a dare o promettere utilità. In soldoni, è accusata di essersi fatta consegnare mille euro da Galgani e di aver chiesto altri soldi nell’ambito dell’assegnazione di lavori di facchinaggio nella struttura. La stessa Del Principe è poi sotto accusa con lo stesso Pirozzolo per corruzione, abuso d’ufficio e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente di un bando di gara. Del Principe è accusata di aver fatto inserire a Pirozzolo materie «confacenti alle conoscenze della funzionaria» per truccare il concorso. L’utilità ricevuta da Pirozzolo sarebbe consistita nell’assunzione di un’avvocatessa come co.co.co al Centro anziani, «come richiesto dal segretario generale». Alla luce dell’inchiesta giudiziaria – che ha fatto ipotizzare, in una prima fase, anche un coinvolgimento a livello politico – lo stesso Pirozzolo, che nel frattempo ha ripreso servizio al Comune, si è dimesso a fine 2015 dall’incarico di dirigente anticorruzione del Comune.
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