l’annuncio del pd
Polo elettronico agli indiani azienda pronta a insediarsi
L’AQUILA. Un’azienda indiana, di cui per ora non è stato fatto il nome, che opera nel settore del riciclaggio degli apparati di telecomunicazioni, è pronta a insediarsi nell’ex polo elettronico....
L’AQUILA. Un’azienda indiana, di cui per ora non è stato fatto il nome, che opera nel settore del riciclaggio degli apparati di telecomunicazioni, è pronta a insediarsi nell’ex polo elettronico.
Ieri, una delegazione della società ha visitato lo stabilimento, in via di ristrutturazione in seguito ai danni subiti nel sisma del 2009. L’annuncio è stato dato dal sindaco Massimo Cialente e dai candidati Pd alla Camera Giovanni Lolli e al Senato Stefania Pezzopane, nel corso dell’incontro di ieri pomeriggio, che si è tenuto proprio all’interno del sito industriale di Pile, per parlare di lavoro, sviluppo e occupazione.
Presenti anche il presidente di Confindustria Fabio Spinosa Pingue, il direttore Antonio Cappelli, le organizzazioni sindacali e i lavoratori. Proprio in virtù della manifestazione di interesse avanzata dalla società indiana al governo, è stata concessa la proroga della cassa integrazione ai lavoratori Finmek.
Lolli e Pezzopane hanno ricordato come «il rilancio dell’ex polo elettronico sia reso possibile grazie agli 8 milioni di euro della legge Mancia, stanziati dal Pd. Ci sono buone possibilità di insediamento di nuove realtà produttive», hanno spiegato i due candidati. «Si deve ripartire da qui, dagli spazi dell’ex Italtel».
«Lo stato dell’occupazione in città è critico, ma in molti continuano a darsi da fare, imprenditori e lavoratori. Su di loro bisogna costruire il futuro». I due candidati hanno esposto le proposte per il rilancio dell’economia del cratere sismico: «Occorre mettere a disposizione delle imprese le aree a un prezzo sostenibile, allargando il raggio fino alle frazioni e ai comuni del circondario. Sarà importante anche impostare gli interventi a partire da settori strategici, come il farmaceutico e le telecomunicazioni».
Monica Pelliccione
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