Le tre aziende dell’Aquilano stanno trainando l’economia del territorio con 700 addetti. Dopo il sisma sono ripartite a pieno regime
Polo farmaceutico, occasione per lo sviluppo
Marrelli (Cgil): accordi di programma possono garantire finanziamenti dal Fondo strategico
L'AQUILA. Il chimico-farmaceutico è l'unico settore a non aver subìto una battuta d'arresto dopo il tremendo terremoto del 6 aprile 2009. E potrebbe portare nuovi investimenti, sul territorio aquilano che per questo comparto interessa le imprese. «Subito un tavolo per l'attuazione di un accordo di programma», sollecita la Filctem-Cgil.
Nel preoccupante panorama del tessuto produttivo aquilano, il settore chimico-farmaceutico rappresenta una realtà di eccellenza e di traino dell'economia del territorio. I tre stabilimenti (Dompè, Sanofi-Aventis e Menarini) occupano circa 700 dipendenti e dopo il sisma sono ripartiti a pieno regime. «La conferma», dice il segretario generale della Filctem-Cgil Francesco Marrelli, «arriva dall'indagine sulla congiuntura economica del Cresa: nel terzo trimestre 2009, rispetto al secondo trimestre dello stesso anno, la produzione è cresciuta di circa il 20% e di circa il 13% rispetto allo stesso trimestre del 2008.
Salgono anche il fatturato, l'export e gli ordini interni. L'occupazione, invece, mostra minori variazioni: da qui, la necessità di costituire un tavolo di settore, finalizzato alla realizzazione di un accordo di programma, così come previsto dalla legge 77 del 2009, di conversione e modificazione del decreto legge 39 del 28 aprile 2009. L'articolo 10», spiega Marrelli, «stabilisce che una quota delle risorse del Fondo strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale, può essere destinata al finanziamento di accordi di programma nel settore chimico-farmaceutico.
Un'opportunità che L'Aquila, grazie alla presenza di tre aziende floride, potrebbe cogliere al volo, per incentivare gli investimenti e lo sviluppo». La Filctem-Cgil già nei mesi scorsi ha sollecitato l'apertura di un tavolo dedicato alle strategie di rilancio del territorio: «Partiamo dal settore chimico-farmaceutico», conclude Marrelli rivolto ad imprese ed istituzioni, «per programmare il nostro futuro».
Nel preoccupante panorama del tessuto produttivo aquilano, il settore chimico-farmaceutico rappresenta una realtà di eccellenza e di traino dell'economia del territorio. I tre stabilimenti (Dompè, Sanofi-Aventis e Menarini) occupano circa 700 dipendenti e dopo il sisma sono ripartiti a pieno regime. «La conferma», dice il segretario generale della Filctem-Cgil Francesco Marrelli, «arriva dall'indagine sulla congiuntura economica del Cresa: nel terzo trimestre 2009, rispetto al secondo trimestre dello stesso anno, la produzione è cresciuta di circa il 20% e di circa il 13% rispetto allo stesso trimestre del 2008.
Salgono anche il fatturato, l'export e gli ordini interni. L'occupazione, invece, mostra minori variazioni: da qui, la necessità di costituire un tavolo di settore, finalizzato alla realizzazione di un accordo di programma, così come previsto dalla legge 77 del 2009, di conversione e modificazione del decreto legge 39 del 28 aprile 2009. L'articolo 10», spiega Marrelli, «stabilisce che una quota delle risorse del Fondo strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale, può essere destinata al finanziamento di accordi di programma nel settore chimico-farmaceutico.
Un'opportunità che L'Aquila, grazie alla presenza di tre aziende floride, potrebbe cogliere al volo, per incentivare gli investimenti e lo sviluppo». La Filctem-Cgil già nei mesi scorsi ha sollecitato l'apertura di un tavolo dedicato alle strategie di rilancio del territorio: «Partiamo dal settore chimico-farmaceutico», conclude Marrelli rivolto ad imprese ed istituzioni, «per programmare il nostro futuro».
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