Porta Santa di San Bernardino: oggi l’apertura
Il rito dell’arcivescovo apre il Giubileo a livello diocesano Domani la visita ai carcerati, venerdì tappa in ospedale
L’AQUILA. L’arcivescovo Giuseppe Petrocchi apre questo pomeriggio la Porta Santa della basilica di San Bernardino. Il rito segna l’inizio, a livello diocesano, del Giubileo straordinario della Misericordia. Appuntamento per i fedeli alle 17,30 alla chiesa di Santa Maria di Farfa, dove il presule darà il via alla processione che giungerà davanti al portone centrale della basilica di San Bernardino, individuato come porta santa. Dopo l’apertura seguirà la celebrazione eucaristica a cui parteciperanno il ministro provinciale dei frati minori padre Carlo Serri, il rettore della basilica padre Francesco Rossi, i sacerdoti, i religiosi e i fedeli di tutte le comunità parrocchiali. Al termine della messa alcuni sacerdoti saranno disponibili per le confessioni per dare la possibilità di ottenere l’indulgenza plenaria, «che», spiega una nota dell’arcidiocesi, «è la remissione della pena temporale per i peccati già “perdonati” da Dio attraverso la Confessione. Oltre la Confessione, per lucrare l’indulgenza, va compiuto un pellegrinaggio in una delle grandi basiliche giubilari, a Roma, in Terra Santa e nelle Chiese designate in ogni diocesi (per L’Aquila, San Bernardino). Nel visitare queste chiese si deve partecipare alla messa, oppure a un’altra preghiera: Lodi, Vespri, Via Crucis, Rosario, Adorazione o preghiera personale concluse col Padre nostro, la Professione di fede, la Preghiera a Maria. La preghiera va recitata secondo le intenzioni del Papa, a testimonianza di comunione con tutta la Chiesa. In terzo luogo, ci si deve impegnare in opere di carità e penitenza che esprimano la conversione del cuore». L’arcivescovo, accogliendo l'invito del Papa a tutta la Chiesa per il Giubileo a riflettere e vivere le Opere di Misericordia corporali e spirituali, compirà due gesti: visiterà i malati e i carcerati. Domani si recherà al carcere di Costarelle, dove, insieme al cappellano don Renzo D’Ascenzo, saluterà il direttore, gli agenti della polizia penitenziaria e visiterà i detenuti nelle loro celle. Venerdì, invece, si recherà in visita all’ospedale “San Salvatore” dove saluterà gli amministratori dell’Asl e la direzione sanitaria per poi recarsi in visita ai malati ricoverati. Durante la visita sarà accompagnato dal cappellano padre Corrado Lancione.