Pratola Peligna
Pratola, sospetto piromane bloccato ai piedi del Morrone e poi rilasciato
Finanzieri e carabinieri forestali durante un controllo trovano nel bagliaio dell'auto di un 73enne solvente, colla bostik e candele. Ma dopo la perquisizione domiciliare non sono emersi elementi tali da giustificare un provvedimento restrittivo
PRATOLA PELIGNA. Lo hanno fermato nel corso di un controllo, nei pressi di un maneggio, ai piedi del Morrone, tra Pratola Peligna e Roccasale (L'Aquila). Nel cofano dell'auto trasportava candele di grande dimensione, diluente, vernice e colla bostik: il kit perfetto dell'incendiario. E' finito nei guai un 73enne di Pratola Peligna, M.B., ex operaio della Caleppio in pensione. L'uomo, dopo essere stato fermato, è stato sottoposto a sommarie informazioni, con il conseguente sequestro del materiale sospetto che portava nel bagagliaio della sua Polo rossa. In serata, dopo la perquisizione domiciliare, l'uomo è stato rilasciato.
Davanti agli uomini della guardia di finanza e dei carabinieri forestali l'uomo si è difeso sostenendo che si trovava da quelle parti perché stava andando a prendere un caffè a Bagnaturo (frazione di Pratola) e che il materiale che trasportava in macchina era lì già da qualche tempo, negando qualsiasi connessione con gli incendi di questi giorni. Gli investigatori non gli hanno creduto e lo hanno riaccompagnato a casa scortato, in attesa di eventuali provvedimenti da parte del procuratore capo Giuseppe Bellelli che sta indagando sul rogo del Morrone. L'episodio arriva all'indomani di altri due casi analoghi, nei quali sono rimaste coinvolte altre due persone, fortemente sospettate di avere responsabilità negli ultimi incendi divampati a Bagnaturo.
AGGIORNAMENTO DELLE ORE 19. A seguito della perquisizione domiciliare effettuata dai Carabinieri Forestali e dalla Guardia di Finanza nell'abitazione del 73enne di Pratola fermato nella tarda mattinata di oggi perché trasportava nella sua auto materiale infiammabile, non sono emersi ulteriori elementi a suo carico tali da giustificare ulteriori provvedimenti. Situazione che ha spinto gli investigatori a sequestrare tutto il materiale sospetto trovato e a rilasciare l’uomo, che già dal primo pomeriggio è tornato a passeggiare tranquillamente per il paese. Gli investigatori hanno comunque tenuto a stigmatizzare la sua imprudenza, nel trasportare in auto materiale adatto ad accendere fuochi, in un momento così delicato e viaggiando proprio nella zona potenzialmente più esposta al rischio d’incendi.