Precipita e muore in cantiere nel giorno della festa del lavoro
Un operaio di 51 anni cade dal terzo piano di un residence in costruzione nella parte bassa di Rocca di Cambio. Un altro operaio lancia l'allarme: sul posto arrivato anche un elicottero del 118
ROCCA DI CAMBIO. Precipita e muore in cantiere nel giorno della festa del lavoro. La tragedia si è consumata alle 11,15 di oggi a Rocca Di Cambio. Un operaio romeno, Vasile Copil di 51 anni, è precipitato dal terzo piano di una palazzina in costruzione _ un volo di quasi 10 metri _ che si trova nella parte bassa del paese. E' accaduto sotto gli occhi del figlio, anche lui operaio nel cantiere. Secondo la prima ricostruzione, Copil si è sporto per prendere alcuni materiali dall'impalcatura del piano superiore, perdendo l'equilibrio e cadendo a terra.
L'uomo, dipendente della cooperativa Rocca di Cambio di Roma che lavorava nel cantiere da circa un anno, non è morto sul colpo, tant'è che alcuni testimoni _ per primo un altro operaio presente in cantiere insieme a Copil _ hanno avuto il tempo di allertare i soccorsi. Sul posto sono quindi giunti, oltre ai carabinieri, i sanitari del 118 con un'ambulanza e con un elicottero che è atterrato in paese. Al romeno sono state praticate le manovre di rianimazione attraverso anche un defibrillatore. Ma è risultato tutto inutile. Alle 11,30, l'operaio è stato dichiarato morto. Non si conosce il motivo per il quale gli operai fossero al lavoro nonostante il giorno festivo.
Il corpo è a disposizione del magistrato di turno, il pm dell'Aquila David Mancini. Per ora non è possibile escludere ipotesi sulla causa del tragico incidente. Così come dev'essere accertato il motivo della sua presenza in cantiere nel giorno in cui si festeggia il lavoro.
Intanto, il cantiere è stato sequestrato dai carabinieri. L'indagine, adesso, mira ad accertare se l’incidente è da attribuirsi alla responsabilità della ditta esecutrice dei lavori, per la quale l’operaio era regolarmente assunto, o per cause fortuite, eventualmente legate a un malore.
Il sindaco di Rocca di Cambio , Gennaro Di Stefano, è impressionato dalla morte dell'operaio romeno: "Non lo conoscevamo di persona, visto che la ditta è di Roma", spiega Di Stefano, "ma c'è il dolore forte in paese per questa morte. Purtroppo incidenti sul lavoro continuano a capitare per l'incuria, l'incoscienza, la mancanza di un minimo di protezione, accortezza e rispetto delle regole. Più succedono", aggiunge, "e più non si prendono provvedimenti".
Il partito Comunista dei lavoratori interviene: "Ci chiediamo, per l'ennesima volta", spiega il coordinatore Ottaviano Scipione, "quanto valga la vita di un lavoratore per i padroni delle villette e per le 'cooperative' che autorizzano il lavoro nei giorni di festa. Ci chiediamo dove sia il controllo sulle attività lavorative sul territorio nazionale e quale saranno le misure repressive per punire chi fa lavorare i propri dipendenti, non ci venga a dire soci, proprio in spregio della festa dei lavoratori. La crisi", aggiunge Scipione, "ha accentuato l'accettazione di ogni condizione per accettare un lavoro, ma come può questo essere lasciato alla mercé di committenti i lavori e le aziende che offrono loro i propri servizi e le vite dei propri dipendenti, senza che ci siano controlli locali, tanto più in comuni minuscoli e facilmente controllabili da vigili, e forze dell'ordine. O è proprio, come pensiamo noi comunisti, che tutta la società si sta facendo prendere dal dio denaro che tutto condiziona".
L'uomo, dipendente della cooperativa Rocca di Cambio di Roma che lavorava nel cantiere da circa un anno, non è morto sul colpo, tant'è che alcuni testimoni _ per primo un altro operaio presente in cantiere insieme a Copil _ hanno avuto il tempo di allertare i soccorsi. Sul posto sono quindi giunti, oltre ai carabinieri, i sanitari del 118 con un'ambulanza e con un elicottero che è atterrato in paese. Al romeno sono state praticate le manovre di rianimazione attraverso anche un defibrillatore. Ma è risultato tutto inutile. Alle 11,30, l'operaio è stato dichiarato morto. Non si conosce il motivo per il quale gli operai fossero al lavoro nonostante il giorno festivo.
Il corpo è a disposizione del magistrato di turno, il pm dell'Aquila David Mancini. Per ora non è possibile escludere ipotesi sulla causa del tragico incidente. Così come dev'essere accertato il motivo della sua presenza in cantiere nel giorno in cui si festeggia il lavoro.
Intanto, il cantiere è stato sequestrato dai carabinieri. L'indagine, adesso, mira ad accertare se l’incidente è da attribuirsi alla responsabilità della ditta esecutrice dei lavori, per la quale l’operaio era regolarmente assunto, o per cause fortuite, eventualmente legate a un malore.
Il sindaco di Rocca di Cambio , Gennaro Di Stefano, è impressionato dalla morte dell'operaio romeno: "Non lo conoscevamo di persona, visto che la ditta è di Roma", spiega Di Stefano, "ma c'è il dolore forte in paese per questa morte. Purtroppo incidenti sul lavoro continuano a capitare per l'incuria, l'incoscienza, la mancanza di un minimo di protezione, accortezza e rispetto delle regole. Più succedono", aggiunge, "e più non si prendono provvedimenti".
Il partito Comunista dei lavoratori interviene: "Ci chiediamo, per l'ennesima volta", spiega il coordinatore Ottaviano Scipione, "quanto valga la vita di un lavoratore per i padroni delle villette e per le 'cooperative' che autorizzano il lavoro nei giorni di festa. Ci chiediamo dove sia il controllo sulle attività lavorative sul territorio nazionale e quale saranno le misure repressive per punire chi fa lavorare i propri dipendenti, non ci venga a dire soci, proprio in spregio della festa dei lavoratori. La crisi", aggiunge Scipione, "ha accentuato l'accettazione di ogni condizione per accettare un lavoro, ma come può questo essere lasciato alla mercé di committenti i lavori e le aziende che offrono loro i propri servizi e le vite dei propri dipendenti, senza che ci siano controlli locali, tanto più in comuni minuscoli e facilmente controllabili da vigili, e forze dell'ordine. O è proprio, come pensiamo noi comunisti, che tutta la società si sta facendo prendere dal dio denaro che tutto condiziona".
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