frodi alimentari
Prodotti di origine animale non tracciabili nel mirino dei Nas
Sospesa l'attività in un caseificio dell'Aquilano, distrutto oltre un quintale di carne in una macelleria della Marsica
L'AQUILA. Scatta il vincolo sanitario per prodotti caseari e di origine animale, la cui origine non è chiara, in seguito alle verifiche dei carabinieri in Abruzzo . E' accaduto in un caseificio della provincia dell'Aquila, dove i controlli , disposti dai Nas di Pescara hanno riguardato diverse decine di lavorazioni segnalate all’autorità competente. In una macelleria della Marsica, invece, i militari, con il personale del dipartimento di prevenzione dell’Asl, hanno avviato alla distruzione oltre un quintale di carne per l’impossibilità di poterne scandire la rintracciabilità. L’attività è stata sospesa per le pessime condizioni igienico sanitarie del locale di sezionamento dei prodotti lavorati, che peraltro è abusivo. In Provincia di Teramo, sempre i Nas, sono stati ispezionati due insediamenti zootecnici dove è stata rilevata la presenza di diversi capi ovi-caprini privi di marche auricolari, l’abusiva attivazione di un deposito di mangimi, oltre a carenze igienico-sanitarie e strutturali. La collaborazione con il personale del servizio veterinario dell’Asl di Teramo ha permesso il divieto di movimentazione del bestiame non identificato e la sospensione delle attività mangimistiche non autorizzate. Una rivendita di agrofarmaci, inoltre, è stata interdetta per gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali dei locali. In provincia di Chieti, i Nas hanno segnalato all’autorità sanitaria il responsabile di una rivendita di prodotti agronomici e zootecnici per le inadeguatezze igienico sanitarie e strutturali dei locali, carenze documentali in tema di autocontrollo aziendale e per non aver correttamente conservato le prescrizioni medico-veterinarie.