Puntellamenti messi in vendita: il Comune “incassa” 73mila euro 

Una ditta laziale si aggiudica il primo appalto con un rialzo dell’80%: portati via carichi di ferro e legno Il materiale si trova depositato nella struttura ex Sercom, oggetto di un intervento da dieci milioni

L’AQUILA. Il Comune ha incassato i “primi” 73.000 euro derivanti dalla vendita dei puntellamenti degli edifici pubblici e privati fatti nel post sisma 2009 e man mano “smantellati” a seguito di ristrutturazioni e ricostruzioni. Il Comune dell’Aquila da anni provava a venderli (sono stati man mano depositati nel sito dell’ex Sercom a Pagliare di Sassa) e ci è riuscito solo nel maggio scorso quando una ditta del Lazio, con un rialzo rispetto alla base d’asta dell’80%, si è aggiudicata l’appalto. Il prezzo è di 142 euro a tonnellata per il materiale ferroso e 71 euro a tonnellata per il legno. Tre mesi fa ci sono stati i primi “carichi” di legno e ferro e, in base ai «verbali delle pesate del materiale prelevato dall’ex Sercom svolte a tutto il mese di luglio, l’ufficio Patrimonio ha emesso 2 fatture elettroniche nei confronti della ditta che ha vinto l’appalto per un importo complessivo di 72.814 euro (64.796 euro per il materiale ferroso e 8.000 euro per il legno)». Per togliere tutto il materiale ci vorrà ancora un po’ di tempo. Va peraltro considerato che l’ex Sercom di Pagliare di Sassa nei prossimi mesi sarà oggetto di lavori per farne uno spazio pubblico.
LA STORIA
L’operazione “puntellamenti” nel dopo terremoto è costata alle casse pubbliche oltre 250 milioni di euro (ma la cifra è probabilmente in difetto). I lavori, infatti, venivano pagati a consuntivo: la ditta non potendo fare dei sopralluoghi (e quindi dei preventivi) a causa del rischio crollo, puntellava e alla fine tirava le somme e presentava la fattura che veniva pagata dal Comune sulla fiducia.
LO SMANTELLAMENTO
Tra le migliaia di norme post sisma 2009 ce n’è una del 2011 in base alla quale si stabilisce che «le opere provvisionali e di messa in sicurezza, realizzate da soggetti pubblici – praticamente tutte – sono di proprietà dei Comuni, e che gli stessi, valutata la proprietà e la consistenza delle suddette opere, ne propongono all’impresa lo smontaggio e la consegna in un luogo specifico». Le ditte, su indicazione del Comune, hanno provveduto alla consegna del materiale nel deposito ex Sercom di Sassa.
EX SERCOM
Il complesso a Pagliare di Sassa è un enorme prefabbricato costruito, ma rimasto incompiuto, per farci un centro commerciale. Dopo anni di inutilizzo da parte del privato che lo aveva realizzato la proprietà è passata al Comune dell’Aquila. Adesso c’è un progetto da 10 milioni di euro (fondi Pnrr) per realizzarci, tra l’altro, una sala congressi-auditorium e, pertanto, è diventato urgente «liberare la struttura e le aree esterne».
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