Rapone-Manasseri prove tecniche del dopo Federico
I due consiglieri di Udc e Api pronti ad allearsi per le elezioni Ramicone e Masci difendono la nuova variazione di bilancio
SULMONA. Un'inversione di rotta per il dopo-Federico. Alla vigilia del consiglio comunale, in programma oggi alle 9 nell'aula consiliare appena restaurata (una seduta che potrebbe decretare il decadimento dell'amministrazione Federico), i consiglieri Luigi Rapone (Udc) e Filadelfio Manasseri (Api) annunciano la costituzione di un nuovo movimento.
Un annuncio che apre ufficialmente la campagna elettorale. Il loro obiettivo è restituire speranza alla città e, conseguentemente, il rilancio economico e culturale. «L'amministrazione Federico è già morta, comunque vadano le cose in consiglio comunale», afferma Manasseri. «in ogni caso per gennaio tutto decaderà e noi vogliamo chiudere definitivamente questo capitolo che ha determinato solo disastri in città. Vogliamo, inoltre, rimarcare con forza e chiarezza la nostra distanza e la nostra differenza da questa maggioranza ma anche da questa opposizione. Ora per il dopo Federico vogliamo mobilitarci per aiutare la città a risollevarsi».
Il movimento che, finora, non coinvolge i partiti ma soltanto le persone, avrebbe già incassato l'adesione di noti personaggi politici cittadini e strizza l'occhio anche a Futuro e Libertà. «I cittadini devono tornare a essere protagonisti», interviene Rapone, «la frammentazione e la litigiosità della politica non hanno portato a nulla se non a penalizzare ulteriormente la città».
Manasseri e Rapone, però, non si sbottonano sul voto che esprimeranno oggi in consiglio sulla variazione e riequilibrio di bilancio. Una manovra che, se non sarà approvata, determinerà il decadimento dell'amministrazione comunale. Possibile l’astensione al voto di entrambi. Intanto, l'assessore al Bilancio Loris Ramicone e il presidente della commissione Bilancio Vittorio Masci difendono la variazione e il riequilibrio di bilancio. Oggi saranno presentati degli emendamenti al fine di evitare che la manovra non ottenga la maggioranza dei voti positivi. «Non corrisponde al vero che il Comune rischia la bancarotta», sostengono Masci e Ramicone, «i conti del Comune di Sulmona sono assolutamente solidi, e vi è ampia copertura di tutti i costi da affrontare, in ragione di una razionalizzazione della spesa e di un recupero di entrate effettuati in questi mesi dall’amministrazione e dagli uffici. La situazione paradossale è che, in difetto di approvazione della variazione generale di bilancio e del riequilibrio, le somme a disposizione non possono essere inserite nei previsti capitoli ed utilizzate».
Chiara Buccini
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