Rassegna jazz bis il 4 settembre
Organizzatori già al lavoro in vista della prossima edizione Tra gli obiettivi il pieno coinvolgimento delle forze della città
L’AQUILA. Fu il ministro Dario Franceschini, al termine della giornata “Il Jazz italiano per L’Aquila» il 6 settembre scorso, a dichiarare che ci sarebbe stata certamente un’altra edizione il prossimo settembre.
«Sarà il 4 settembre 2016, ma forse durerà due o tre giorni», ha dichiarato ieri Alfredo Moroni, coordinatore della Perdonanza, nell’ambito di una conferenza stampa alla quale ha preso parte anche Gianni Pini, il principale organizzatore della scorsa edizione, al fianco di Paolo Fresu, direttore artistico, cuore e mente trainante per le centinaia di musicisti presenti in quella giornata in città.
La volontà di Franceschini ora deve essere declinata in modo da dare un senso a questa rinnovata edizione. «Paolo Fresu ha dato piena disponibilità per il 2016 e il 2017», ha spiegato Gianni Pini, «e vuole che la prossima edizione apra a momenti di riflessione, mettendo al centro la musica come strumento di dialogo e che la città sia coinvolta più pienamente, a partire dai più piccoli».
Il percorso che porterà all’appuntamento di settembre 2016 è ufficialmente partito con una riunione indetta ieri dal Comune, alla quale hanno partecipato il Conservatorio di musica “Casella”, l’Istituzione Sinfonica Abruzzese, la Società aquilana dei concerti “Barattelli”, la scuola media “Dante Alighieri”, le associazioni come Jemo ’nnanzi, World Wide Pleasure Testing e singoli appassionati, tutti invitati perché potessero mettere in campo intenzioni, idee, ipotesi concrete.
Intanto il prossimo 30 aprile, L’Aquila sarà coinvolta anche nella giornata Unesco per il Jazz, ed è in queste ore che si sta valutando concretamente in quali forme.
Per settembre, invece, dalle riunione di ieri sono arrivate varie proposte, come quella dell’Istituzione Sinfonica, che lancia l’idea dell’Aquila come città di esecuzione di opere prime di jazz orchestrale, ma anche la piena disponibilità di “Barattelli” e Conservatorio a mettere in campo forze e programmazioni. Di certo c’è che la prossima edizione, come la precedente, avrà il completo appoggio della Siae. «Di recente», ha fatto sapere Pini, «sia il presidente del consiglio di gestione Siae che il direttore generale hanno dichiarato che i soldi spesi per L’Aquila sono stati i migliori».
La giornata di jazz in città è stata elettrizzante per i musicisti, e nessuno, organizzatori per primi, aveva immaginato i numeri che poi ci sono stati, oltre 50mila presenze. L’obiettivo della seconda edizione è dunque ripetere quella bellezza, rafforzando il senso: «Abbiamo due elementi di forza», ha commentato Pini, «la certezza che gli aquilani ci tengono molto al loro centro storico e che i jazzisti italiani hanno grande voglia di mobilitarsi. Ora ascolteremo tutte le proposte che arrivano dalla città, abbiamo più tempo, ma è comunque poco, quello che è certo è che Paolo Fresu si è impegnato e faremo di tutto per dare altre giornate importanti».
Barbara Bologna
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