Restauri a Castel del Monte, il sindaco difende le scelte

CASTEL DEL MONTE. «Il comune di Castel del Monte è entrato nel club dei Borghi più belli d’Italia, dopo due sopralluoghi effettuati dal comitato nel 2005, sotto la mia amministrazione, con l’impegno...

CASTEL DEL MONTE. «Il comune di Castel del Monte è entrato nel club dei Borghi più belli d’Italia, dopo due sopralluoghi effettuati dal comitato nel 2005, sotto la mia amministrazione, con l’impegno di eliminare, nei cinque anni successivi, tutte le brutture non consone alle bellezze architettoniche del paese». Ad affermarlo è il sindaco di Castel del Monte, Luciano Mucciante, che elenca gli obiettivi centrati nel suo mandato in risposta alle critiche sui restauri espresse dall’ex sindaco Mario Basile. «Dal 2006 a oggi», dice, «abbiamo cercato di valorizzare gli aspetti storici e architettonici del borgo con il progetto “Le Pesole”, è stato investito quasi un milione di euro per il rifacimento di via Duca degli Abruzzi e la piazzetta San Rocco, ristrutturate la scalinata “Capo Croce” e via Nuova Orientale “Codacchio”. Per non parlare dello sforzo immane, operato dopo il sisma. Nel 2011 i comuni di Castel del Monte, Castelvecchio Calvisio, Santo Stefano di Sessanio e Villa Santa Lucia hanno incaricato il dipartimento della Ricostruzione dell’Università di Pavia e il Cnr, l’Istituto per le tecnologie della Costruzione, di redigere il piano di Ricostruzione del centro storico, entrato in vigore nel 2012». Un piano, ricorda Mucciante, «approvato e validato da tutti gli enti preposti, Regione, Provincia dell’Aquila, Soprintendenza e Parco» che obbliga i tecnici incaricati dai proprietari delle abitazioni «ad attenersi a quanto riportato nelle norme tecniche di attuazione, eliminando tutte le superfetazioni edificate negli anni passati». «Dalla ricostruzione», sottolinea ancora Mucciante, «sta riemergendo tutto lo splendore del nostro borgo: in alcuni casi le norme antisismiche non hanno potuto riportare alla luce alcuni particolari. Difendo a spada tratta la professionalità dei tecnici e ringrazio per la passione e la competenza che hanno dimostrato tutti i professionisti che hanno lavorato e continuano a lavorare per la ricostruzione di Castel del Monte, in primis la Soprintendenza». (m.p.)
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