Ricostruzione, la protesta a Romaconsiglio comunale a Piazza NavonaOrtaggi contro la sede della Rai
L'Aquila entra in stato di agitazione permanente per le incertezze del governo sulla ricostruzione post-terremoto, sulla proroga delle tasse e per chiedere l'istituzione di una tassa di scopo. È la decisione del consiglio comunale straordinario riunito in Piazza Navona a Roma. Contestati i rappresentanti del Pdl che attaccano Cialente: "È un incapace", ha dichiarato il senatore Piccone. Il sindaco replica: "Non è il momento di disunirci. Un gruppo di terremotato protesta davanti alla sede Rai in viale Mazzini per la scelta di Tg1 e Tg2 di non parlare nelle edizioni serali dei telegiornali della manifestazione tenuta all'Aquila lo scorso 16 giugno. Cori contro il direttore del Tg1, "Servo, servo", e lanci di ortaggi contro la sede del servizio pubblico
15:00 - I comitati cittadini: "Non è finita, di nuovo a Roma il 6 luglio"
Dopo il consiglio comunale straordinario tenuto in piazza Navona e la manifestazione sotto la sede della Rai in viale Mazzini, i circa 300 aquilani che hanno raggiunto Roma per protestare contro i ritardi nella ricostruzione post-terremoto hanno lasciato la capitale. La protesta non è però finita. I comitati cittadini hanno annunciato una seconda mobilitazione generale per il 6 luglio, a 15 mesi esatti dal sisma che ha distrutto L'Aquila. La manifestazione si terrà sempre a Roma e, assicurano i comitati, sarà più rumorosa e partecipata di quella di oggi. "Quella odierna è solo una prova generale della protesta, noi non ci fermiamo"
14:50 - Schifani non riceve la delegazione di politici abruzzesi
Il presidente del Senato, Renato Schifani, non ha ricevuta la delegazione di politici abruzzesi che aveva chiesto un incontro al termine del consiglio comunale straordinario dell'Aquila tenuto a piazza Navona. Della delegazione facevano parte tra gli altri, il senatore Franco Marini, il presidente della Provincia Antonio Del Corvo, il sindaco Massimo Cialente, il presidente del consiglio comunale Carlo Benedetti, la vice presidente del consiglio provinciale Stefania Pezzopane, i deputati Govanni Lolli e Pierluigi Mantini, e il consigliere comunale Enzo Lombardi. Sembra che né il presidente Schifani, né altri rappresentanti del Senato fossero a palazzo Madama o volessero incontrare la delegazione.
14:41 - La replica del Tg2: "Non abbiamo 'cancellato' la protesta dell'Aquila"
Presa di posizione del Tg2 dopo le proteste dei terremotati aquilani sotto la sede Rai di viale Mazzini. I manifestanti contestano il servizio pubblico per la mancata copertura della manifestazione dello scorso 16 giugno all'Aquila, quando 20mila persone sono scese in piazza per chiedere garanzie sulla ricostruzione. Il Tg2 ricorda di non aver ignorato la notizia della manifestazione e di aver seguito l'avvenimento realizzando un servizio andato in onda nell'edizione delle 13.30 del telegiornale del 17 giugno e in altre edizioni. Il Tg2 ha inoltre rimandato in onda il 19 giugno nell'edizione delle 20.30 lo stesso servizio realizzato in occasione del corteo.
14:37 - FOTO: Il lancio di ortaggi contro la sede della Rai
14:22 - Gli aquilani dicono no a un incontro col cda Rai: "Venite in città"
Rodolfo De Laurentiis, membro del Consiglio di amministrazione della Rai e abruzzese di nascita, ha offerto agli aquilani che protestano sotto la sede di viale Mazzini un incontro per illustrare al Cda la situazione dell'Aquila a 14 mesi dal sisma. I manifestanti hanno rifiutato: "Un incontro non serve, l'unica cosa che serve è che la Rai venga all'Aquila e i suoi giornalisti facciano il loro mestiere"
14:11 - I terremotati al direttore del Tg1: ''Menzognini devi dimetterti''
È il direttore del Tgq Augusto MInzolini il principale obiettivo della manifestazione che un centianio di terremotati sta mettendo in atto sotto la sede della Rai in viale Mazzini a Roma. ''Non ci sentiamo più rappresentati da questa cosiddetta televisione pubblica", ha spiegato Annalucia Bonanni, tra i promotori dell'iniziativa. "La televisione di stato, che per un anno ha fatto propaganda di ogni iniziativa del governo adesso che le contraddizioni dell'intervento governativo vengono a galla, censura qualsiasi tipo di manifestazione di critica''. Gli aquilani supportati da altre associazioni per la libertà di stampa hanno sottolineato di essere solo una delegazione: ''Saremo molti di piu' il 6 luglio nella nuova mobilitazione generale''. La protesta ha provocato dei rallentamenti al traffico.
13:58 - Set di televisori e pane e Nutella per contestare la Rai
È una contestazione forte ma ironica quella che stanno mettendo in atto un centinaio di terremotati aquilani sotto la sede Rai di viale Mazzini. Per criticare poi la scelta fatta dal Tg2 il 16 giugno di non parlare delle 20mila persone in piazza per chiedere garanzie sulla ricostruzione ma di mandare in onda un servizio sulle proprietà della cioccolata, i manifestanti hanno allestito un banchetto con del pane e della Nutella. Sempre davanti alla sede Rai di Viale Mazzini c'è un set di televisori vecchi su cui è appoggiato un computer dove scorrono le immagini della manifestazione del 16 giugno all'Aquila.
13:47 - Ortaggi contro la sede Rai
Il centinaio di terremotati aquilani che protestano contro la Rai ha lanciato pomodori e foglie di lattuga sotto la sede del servizio pubblico in viale Mazzini. I manifestanti, che fanno parte dei comitati cittadini sorti dopo il sisma del 6 aprile, contestano la scelta di Tg1 e Tg2 di non parlare nelle edizioni serali dei telegiornali della manifestazione tenuta all'Aquila lo scorso 16 giugno.
13:38 - FOTO: La protesta dei comitati cittadini
13:24 - L'Assemblea dei cittadini: "Il 6 luglio nuova manifestazione a Roma"
Una grande mobilitazione generale il 6 luglio a Roma sulla scia di quella promossa il 16 giugno all'Aquila, ma stavolta alla capitale. Così l'assemblea cittadina, composta dai comitati spontanei che si sono formati all'indomani del sisma, ha deciso di proseguire la mobilitazione contro una finanziaria che riduce la fascia di persone a cui verranno prorogate le agevolazioni fiscali. "Vogliamo il congelamento di tasse, mutui e prestiti per almeno cinque anni", spiegano i comitati, "e chiediamo garanzie per il lavoro e la ricostruzione". Gli organizzatori della mobilitazione chiedono anche la collaborazione della stampa locale e nazionale per mantenere alta l'attenzione sull'Aquila e su tutta l'area del cratere.
13:14 - Una delegazione di politici abruzzesi chiede di incontrare Schifani
Dopo il consiglio comunale straordinario tenuto a piazza Navona, una delegazioni di politici abruzzesi ha chiesto di essere ricevuta dal presidente del Senato Renato Schifani. Della delegazione fanno parte tra gli altri, il senatore Franco Marini, il presidente della Provincia Antonio Del Corvo, il sindaco Massimo Cialente, il presidente del consiglio comunale Carlo Benedetti, la vice presidente del consiglio provinciale Stefania Pezzopane, i deputati Govanni Lolli e Pierluigi Mantini, e il consigliere comunale Enzo Lombardi.
12:53 - Cento aquilani protestano sotto la sede Rai: "Vergogna, vergogna!"
Sono circa un centinaio i manifestanti che, lasciata piazza Navona, hanno raggiunto la sede della Rai in viale Mazzini presidiata da un cordone di polizia. La protesta segue il ritmo dei continui "Vergogna, vergogna" indirizzati nei confronti della Rai e in particolare del direttore del Tg1 Augusto Minzolini liquidato come "Servo".
12:48 - I comitati cittadini verso la sede Rai per il sit-in di protesta
Una delegazione di cittadini aquilani venuti a Roma in occasione del consiglio comunale straordinario di piazza Navona sta raggiungendo Viale Mazzini per l'annunciato presidio di protesta davanti alla sede della Rai. I manifestanti si muovono con due autobus organizzati e sul posto troveranno ad attenderli altri concittadini che hanno aderito all'iniziativa come "Cittadinanzattiva", "Articolo 21", "Il popolo delle agende rosse e le valigie blu", tra gli altri. Si manifesta contro la scelta dei Tg principali della Rai di non parlare della mobilitazione generale all'Aquila del 16 giugno nelle edizioni serali.
12:33 - Franco Marini: "Dobbiamo restare uniti e lavorare per la ricostruzione"
Anche il senatore Franco Marini è intervenuto al consiglio comunale straordinario tenuto questa mattina a Roma in piazza Navona. "Dobbiamo restare uniti", ha detto, "In questo momento non serve uno scontro frontale col governo, ma bisogna fargli capire che l'Aquila ha bisogno di interventi urgenti. Dobbiamo lavorare per la ricostruzione fisica, economica e sociale della città che ha bisogno di interventi urgenti".
12:21 - Cialente (Pd): "Il probelma è Chiodi (Pdl)"
Il sindaco dell'Aquila replica al senatore Filippo Piccone (Pdl) che, dopo le contestazioni, ha definito Cialente "un incapace". "Piccone mente sapendo di mentire", ha detto Cialente, "Sono dispiaciuto per i fischi che ha ricevuto, ma quello che ha detto è molto grave. Anche perché dicendo che non sappiamo spendere i fondi a disposizione attacca il presidente della Regione Gianni Chiodi (Pdl, ndr) che è commissario alla ricostruzione. Piccone conosce bene le nostre difficoltà e non capisco perché attacchi Chiodi attraverso la mia persona".
12:12 - FOTO: Il consiglio comunale a piazza Navona
12:05 - Dichiarato lo stato di agitazione permanente della città
Si è concluso con una mozione approvata all'unanimità il consiglio comunale straordinario dell'Aquila organizzato in piazza Navona a Roma. La mozione prevede la dichiarazione dello stato di agitazione permanente delle città.
12:03 - I comitati cittadini in corteo verso la sede della Rai
I rappresentanti dei comitati cittadini (meglio noti come popolo delle Carriole) hanno lasciato piazza Navona e si dirigono verso viale Mazzini. Un corteo neroverde (i colori della città) si dirige la verso la sede della Rai per contestare la tv di Stato.
11:51 - Pezzopane: "Al Senato si decide il nostro futuro"
L'ex presidente della provincia dell'Aquila, Stefania Pezzopane, ha lanciato un appello ai senatori: "Cambiate la legge finanziaria e concedente il rinvio delle tasse e della proroga alle tasse.". Poi si è rivolta agli aquilani: "Ora basta dire grazie per le cose fatte, servono aiuti per la ricostruzione. Ci hanno lasciato soli, ha ragione Cialente".
11:38 - Lolli e Pezzopane (Pd) ai contestatori: "Non è il momento delle divisioni"
Dopo le contestazioni ai rappresentatni del Pdl, jil parlamentare Giovanni Lolli e l'ex presidente della provincia Stefania Pezzopane (entrambi Pd) hanno chiesto ai contestaori di non interrompere i lavori del consiglio comunale straordinario. "Non è il momento delle contestazioni, serve unità", ha detto Lolli. "Non siamo qui con le bandiere dei partiti ma solo con le bandiere neroverde". "Non permettiamo a nessuno di sfasciare questo momento importante e non raccogliamo le contestazioni".
11:31 - Piccone (Pdl) attacca Cialente: "È incapace"
11:22 - Contestati i rappresentati del Pdl
Il presidente della provincia dell'Aquila, Antonio Del Corvo, e il senatore Filippo Piccone, entrambi del Pdl.
11:07 - Cialente: "Serve una tassa di scopo. Nel 1703 sospesero le tasse, oggi tutto è fermo"
"Siamo stati abbandonati, è la prima volta che non si mette una tassa di scopo o un contributo di solidarietà dopo una catastrofe del genere. Anche nel 1703 (quando un altro catastrofico terremoto colpì L'Aquila, ndr) si rinviarono le tasse", così Massimo Cialente a conclusione del suo discorso durante il consiglio comunale straordinario all'Aquila. "Non chiediamo cifre enormi, ma solo i fondi per ricostruire case, alberghi e pagare chi è in autonoma sistemazione. Noi siamo l'anello più debole e disperato del paese. Se non si fa qualcosa il rischio è che diventi vano anche quello che è stato fatto"
11:02 - Cialente: "Diteci cosa dobbiamo fare"
"Le scadenze di sei mesi in sei mesi del rinvio delle tasse ci fanno sembrare come se avessimo davanti la Corte federale americana che rinvia una condanna a morte", così il sindaco Massimo Cialente. "Non siamo in grado di ripagare le tasse e siamo di fronte un forte rischio sociale. Giovani e anziani sono in estrema difficoltà: i ragazzi si stanno avvicinando all'alcool e gli anziani sono confinati nella costa. Diteci cosa dobbiamo fare".
10:57 - Cialente: "La nostra contro parte non è il governo ma la protezione civile. È una vergogna"
Il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente attacca il governo è la protezione civile. "Non sono arrivati i fondi per la ricostruzione e la nostra contro parte è diventata la protezione civile e non il governo. In un sistema democratico la ricostruzione è compito del governo e degli enti locali e non della Protezione civile. E' una vergogna che si vogliano scaricare sugli enti locali le responsabilità del mancato avvio della ricostruzione".
10:51 - Cialente attacca Mediaset e Rai
"La civiltà e la compostezza di questo popolo sono stati oscurati dalla televisione di Stato e da Mediaset. Le loro telecamere erano super presenti nella prima fase dell'emergenza, ora sono scomparse", così il sindaco dell'Aquila durante il consiglio comunale straordinario in corso a piazza Navona a Roma.
10:47 - Comincia il consiglio comunale
Il consiglio comunale straordinario dell'Aquila, riunito in piazza Navano, è cominciato da pochi minuti. Dopo l'introduzione del presindente del consiglio comunale Carlo Benedetti, ha preso la parola il sindaco Massimo Cialente.
10:41 - Cialente: "La restituzione delle tasse equivale un mutuo"
C'è poi il nodo delle tasse: "Restituire in cinque anni le tasse che non abbiamo pagato per le nostre famiglie è come avere un mutuo da pagare da 250 milioni. Inoltre abbiamo ancora 32 mila sfollati senza case".
10:35 - Cialente: "Mancano i soldi per la ricostruzione"
Il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, prima dell'inizio del consiglio comunale straordinario, ha sottolineato che il nodo centrale della ricostruzione difficile è la "mancanza di soldi". Per questo motivo, ha spiegato, "si sta bloccando anche la ricostruzione di edifici strategici, come la Questura".
10:27 - Cialente: "Ci hanno lasciati soli"
"Prima sentivamo il governo con noi, il Paese con noi: ora non sentiamo piu' il governo dietro di noi". Così il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente parlando con i giornalisti in attesa di aprire i lavori del Consiglio comunale organizzato vicino al Senato. "La ricostruzione", ha aggiunto, "è completamente bloccata: se hanno deciso di non ricostruire ce lo dicano".
10:17 - Slogan e cartelli di protesta
Alcuni partecipanti hanno esibito cartelli di protesta. “Come sta l'Aquila?”, si legge in uno dei cartelli che riporta una vignetta con medico e paziente, “E' ancora un pò intontita”, risponde il dottore, “ma se si sveglia si incazza”. In un altro cartello c'è l'epitaffio per la città dell'Aquila listato a lutto. In Piazza Navona è anche arrivata una carriola con delle piccole scatole della dimensione di un mattone su cui c'è scritto “cricca”: un simbolo della mancata ricostruzione e un evidente riferimento all'inchiesta sugli appalti per la Grandi Opere.
9:53 - Circa trecento manifestanti in piazza Navona
Al momento sono presenti circa 300 terremotati oltre a politici e rappresentanti delle istituzioni. Oltre al sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente e ai consiglieri comunali del capoluogo sono presenti l'onorevole Lolli, l'ex presidente della Provincia Stefania Pezzopane e l'attuale presidente dell'ente Antonio Del Corvo.
9:45 - Il Consigli comunale straordinario spostato a piazza Navona
Il consiglio comunale straordinario dell'Aquila si riunisce a Roma, ma non sotto il Senato bensì nella vicina piazza Navona. Per questioni logistiche, dopo una lunga trattativa con la questura, non è stato concesso ai politici aquilani di tenere la seduta nello slargo davanti a palazzo Madama. Così le sedie, i tavoli e l'impianto di amplificazione sono stati installati sotto la fontana dei quattro fiumi. La protesta degli aquilani sbarca dunque nella capitale ma un po' più da turisti che da manifestanti.
9:30 - I pullman degli aquilani arrivano a Roma
Due pullman con politici e manifestanti, partiti alle 7 da Centi Colella e da Collemaggio, sono arrivati a Roma intorno alle 9,30. Diverse persone hanno raggiunto la capitale con auto private. I bus sono stati scortati nel centro da una staffetta della polizia municipale.
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