«Ricostruzione pubblica la priorità»

Pierpaolo Pietrucci, perché pensa sia necessaria proprio la sua candidatura, viste le altre due?

«Mi candido perché me lo ha chiesto la comunità. Ma sono convinto di farmi portatore di quell’esigenza di rinnovamento di cui ha bisogno questa città. E si riesce a interpretare le esigenze di una comunità solo quando si capiscono le esigenze delle generazioni che la compongono, dai più piccoli ai più anziani. Penso anche di poter mettere a disposizione la mia esperienza politica, attraverso un percorso che va da consigliere di circoscrizione a consigliere regionale. Ma sono stati soprattutto i sei anni come capo di gabinetto del sindaco che mi hanno dato le competenze necessarie».

Quali sono le priorità nella ricostruzione, sia nell’ambito pubblico sia in quello privato?

«Non proveniamo dall’anno zero, bisogna riconoscere che l’amministrazione ha fatto un grande lavoro. Però non bisogna dimenticare lo stato in cui versano le frazioni. Il fattore tempo è determinante e non si possono accettare ulteriori ritardi. Il nodo resta anche quello della ricostruzione pubblica. ».

Quali soluzioni adottare per rilanciare il lavoro?

«Parliamo di un tema serio, complesso che viene vissuto con grande emotività dalla gente. Io da anni mi confronto con persone che vengono negli uffici del Comune o della Regione a chiedere un posto di lavoro. Non esistono soluzioni semplici, ma si può puntare a rilanciare il sistema facendo leva su quel 4% della legge Barca. E poi bisogna battersi per stabilizzare i dipendenti pubblici».

Come valorizzare cultura e turismo nel sistema urbano? «Questa città ha grandi risorse e grandi appuntamenti di rilievo nazionale come il jazz o il festival della Montagna e la Perdonanza. Bisogna partire da qui per rilanciare il turismo». (fab.i.)

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