Rilancio di Sulmona, i piani dei candidati
Gli aspiranti sindaci analizzano le proposte dell’Officina dei sapori e dell’Ascom: priorità a lavoro e centro storico
SULMONA. Con le 24 proposte del Cescot-Officina dei sapori e le idee lanciate dall’Ascom iniziano a prendere corpo i programmi dei sei candidati a sindaco.
Punta sul centro storico Domenico Capaldo per l’unica lista di Sel. «Va recuperato il progetto di centro storico-centro commerciale naturale che negli anni si è disarticolato» esordisce «aggiungendo un ragionamento legato alla pedonalizzazione, all’arredo urbano e al riuso in chiave di fruibilità col ritorno delle scuole e degli uffici. Il centro deve tornare a essere il cuore pulsante della città, con politiche commerciali su incentivi al consumo e attenzione particolare al mercato, tenendo anche conto delle nuove modalità di consumo online. Tutto deve ruotare su Sulmona che deve tornare ad essere il centro commerciale della Valle Peligna, guidando anche le politiche turistiche e non subendo il fenomeno in assenza di un piano di marketing».
Alessandro Lucci, candidato a sindaco per di Sbic si concentra su quattro macro aree corrispondenti alle commissioni consiliari: «Abbiamo tre parole chiave: tradizione, innovazione ed eco-sostenibilità. Da qui abbiamo deciso di non fare alcun elenco della spesa, ma un programma che detta un orizzonte per coinvolgere il più possibile i cittadini. I programmi chiudono alle possibilità di dialogo e illudono le persone. Noi, invece, abbiamo bisogno delle proposte di tutti, come di quelle delle associazioni di categoria in questo caso. Mi limito a dare una direttiva: i punti si compilano assieme. Certo i valori dell’ambiente, della sostenibilità e della fruibilità del centro storico restano nostri punti cardine, per i quali mi sono battuto in consiglio comunale fin da subito».
Si concentra su poche proposte definite rivoluzionarie da realizzare subito Bruno Di Masci, a capo delle 8 liste della coalizione civica “La città che vogliamo”. «Primo farò la rotazione dei funzionari comunali entro pochi giorni» interviene «nei primi quattro giorni, poi, sbloccherò i 12 milioni dei fondi per il post terremoto, che rimetteranno in moto l’economia della città e creeranno nuova occupazione. Da fare subito anche un piano serio di Protezione civile. Va ribadito con forza, poi, che Sulmona non è la discarica dell’Abruzzo e le proposte alternative su determinati impianti vanno vagliate con i cittadini e non solo in consiglio comunale. Determinante, infine, uscire dall’isolamento per smettere di rincorre i problemi come le chiusure paventate di tribunale e il ridimensionamento dell’ospedale».
Scommette su commercio e artigianato Elisabetta Bianchi, candidata di Forza Italia. «Abbiamo letto con attenzione le proposte delle associazioni di categoria», commenta, «e ci confronteremo nelle sedi opportune, prossimamente anche con gli altri candidati a sindaco. Sulmona nasce, sotto il profilo economico, oltre che sull’agricoltura, su artigianato e commercio, settori la cui rivitalizzazione, in ambito comunale, non può prescindere da una sana progettualità di lavoro, finanziamenti e investimenti, anche finalizzata alla risoluzione delle posizioni consolidate di morosità nei confronti dell’ente comunale, per esempio locazioni mai corrisposte, che gravano inevitabilmente sulla collettività in termini di innalzamento della pressione fiscale».
Si dice pronta al confronto anche Annamaria Casini, a capo delle 6 liste civiche “Noi per Sulmona”. «Abbiamo letto con attenzione il documento e accettiamo l’invito a discuterne in un confronto nelle sedi opportune», annuncia, «è apprezzabile che le associazioni di categoria cittadine si facciano parte attiva proponendo idee e soluzioni per lo sviluppo e la crescita della città. Senza entrare nello specifico dei punti, condividiamo l'approccio alla gestione delle politiche per il rilancio dell'economia del territorio che vuole promuovere l'integrazione degli attori e degli interventi. Promuovere la mobilità sostenibile, ad esempio, è uno dei punti del nostro programma elettorale per incrementare l’uso della bicicletta nel tessuto urbano locale».
Si concentra sul cambio di passo Alberto Di Giandomenico dell’unica lista di Sovranità. «La nostra città ha bisogno di un cambiamento forte nella gestione della amministrazione pubblica», dice, «gli ultimi anni sono stati per Sulmona assolutamente disastrosi. Le nostre famiglie senza casa, i nostri giovani senza lavoro, i nostri artigiani e commercianti senza alcuna prospettiva futura, secondo noi, devono e dovranno avere la massima priorità per riportare Sulmona a essere una città in cui è possibile vivere. In un momento cosi difficile per la nostra città c’è bisogno di dare speranza e futuro alle nostre famiglie, di salvaguardare i nostri ragazzi e di determinare i progetti da attuare su questo territorio».
Federica Pantano
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