Rincari A24-A25, sindaci a Roma: «Il ministro dovrà dare risposte»
Domani a mezzogiorno la delegazione dei primi cittadini di Abruzzo e Lazio sarà ricevuta da Giovannini I parlamentari rispondono all’appello: «Calmierare le tariffe, il governo deve trovare una soluzione»
CARSOLI. Partirà per Roma domani mattina la delegazione di sindaci e amministratori di Abruzzo e Lazio impegnata nella battaglia al caro pedaggi e per la sicurezza delle autostrade A24 e A25. Alcuni primi cittadini in fascia tricolore saranno ricevuti alle 12 negli uffici del ministero delle Infrastrutture per essere aggiornati sulle soluzioni da adottare per evitare il rincaro delle tariffe, possibile dal primo gennaio del prossimo anno. «Il ministro Enrico Giovannini deve dare delle risposte», sottolineano i rappresentanti dei sindaci capitanati da Velia Nazzarro di Carsoli. Verrà fatta luce, sperano i sindaci, anche sulla situazione dell’iter di approvazione del Piano economico finanziario. Cominciano ad arrivare anche le adesioni alla richiesta di un incontro fatta dagli stessi sindaci ai senatori e ai deputati di Lazio e Abruzzo. Incontro previsto per il giorno successivo con lo scopo di sollecitare, uniti, l’adozione di un provvedimento da parte del governo Draghi che sia in grado di evitare il rincaro dei pedaggi del 34,75% dal 1° gennaio.
«Con me gli amministratori mobilitati sfondano una porta aperta», ha dichiarato l’onorevole Stefania Pezzopane (Pd), «stanno facendo una gran battaglia e io sto organizzando con loro un incontro alla Camera dei deputati per coinvolgere nella mobilitazione gli altri colleghi abruzzesi e spero anche laziali. Mi sono battuta perché la messa in sicurezza di queste autostrade fosse una priorità e affinché fosse nominato un commissario per accelerare gli interventi. Così a giugno 2020 il governo, con la ministra De Micheli, ha nominato Maurizio Gentile commissario per la messa in sicurezza per velocizzare le procedure; Gentile ha operato con serietà e concretezza e ha predisposto atti importanti». La Pezzopane lancia un allarme. «Mi giunge una brutta notizia, ovvero che il commissario Gentile si sia dimesso dal suo incarico a partire dal 1° gennaio», ha spiegato, «mi auguro che il governo riesca a trattenerlo o in alternativa nomini immediatamente altra persona all’altezza del compito perché non si può più perdere un solo giorno da questa decisiva vertenza per il nostro territorio, per la quale sono in campo da anni».
Anche l’onorevole Carmela Grippa (Movimento 5 Stelle) ha confermato la sua presenza all’incontro, dando disponibilità a lavorare in parlamento per trovare una soluzione. «Da parte mia», ha dichiarato il senatore Nazario Pagano (Forza Italia), «c’è tutto il sostegno per il conseguimento dell’obiettivo, anche perché in Abruzzo l’unica possibilità di attraversare la regione, in assenza di una efficiente rete ferroviaria, è proprio data dall’utilizzo dell’autostrada. La questione abruzzese delle tariffe autostradali», ha sottolineato Pagano, «non può essere paragonata a quella rappresentata in altre regioni. Da noi serve una particolare calmierazione delle tariffe, non avendo l’opzione ferrovia. Serve dal governo una iniziativa per trovare un punto d’accordo tra le richieste dell’utenza e quelle del concessionario, al di là dei vincoli contrattuali».
Anche l’onorevole Gianluca Vacca (M5S) ha dato la propria disponibilità a «lavorare per la soluzione della vertenza». Ma la lista dei politici disposti a dare un contributo cresce ora dopo ora. I sindaci mantengono alta la guardia e si dicono «pronti a tutto», programmando «ulteriori azioni da mettere in campo per scongiurare l’aumento delle tariffe e garantire la sicurezza».
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«Con me gli amministratori mobilitati sfondano una porta aperta», ha dichiarato l’onorevole Stefania Pezzopane (Pd), «stanno facendo una gran battaglia e io sto organizzando con loro un incontro alla Camera dei deputati per coinvolgere nella mobilitazione gli altri colleghi abruzzesi e spero anche laziali. Mi sono battuta perché la messa in sicurezza di queste autostrade fosse una priorità e affinché fosse nominato un commissario per accelerare gli interventi. Così a giugno 2020 il governo, con la ministra De Micheli, ha nominato Maurizio Gentile commissario per la messa in sicurezza per velocizzare le procedure; Gentile ha operato con serietà e concretezza e ha predisposto atti importanti». La Pezzopane lancia un allarme. «Mi giunge una brutta notizia, ovvero che il commissario Gentile si sia dimesso dal suo incarico a partire dal 1° gennaio», ha spiegato, «mi auguro che il governo riesca a trattenerlo o in alternativa nomini immediatamente altra persona all’altezza del compito perché non si può più perdere un solo giorno da questa decisiva vertenza per il nostro territorio, per la quale sono in campo da anni».
Anche l’onorevole Carmela Grippa (Movimento 5 Stelle) ha confermato la sua presenza all’incontro, dando disponibilità a lavorare in parlamento per trovare una soluzione. «Da parte mia», ha dichiarato il senatore Nazario Pagano (Forza Italia), «c’è tutto il sostegno per il conseguimento dell’obiettivo, anche perché in Abruzzo l’unica possibilità di attraversare la regione, in assenza di una efficiente rete ferroviaria, è proprio data dall’utilizzo dell’autostrada. La questione abruzzese delle tariffe autostradali», ha sottolineato Pagano, «non può essere paragonata a quella rappresentata in altre regioni. Da noi serve una particolare calmierazione delle tariffe, non avendo l’opzione ferrovia. Serve dal governo una iniziativa per trovare un punto d’accordo tra le richieste dell’utenza e quelle del concessionario, al di là dei vincoli contrattuali».
Anche l’onorevole Gianluca Vacca (M5S) ha dato la propria disponibilità a «lavorare per la soluzione della vertenza». Ma la lista dei politici disposti a dare un contributo cresce ora dopo ora. I sindaci mantengono alta la guardia e si dicono «pronti a tutto», programmando «ulteriori azioni da mettere in campo per scongiurare l’aumento delle tariffe e garantire la sicurezza».
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