Riparata la via d’accesso all’Eremo di Celestino V

Tre giorni di lavoro per tre anni e mezzo di chiusura forzata del sentiero Di Nino: lavori della Provincia in tempi record, manca l’ok del commissario

SULMONA. Tre giorni di lavoro per tre anni e mezzo di chiusura forzata. È questo il paradosso dell'eremo di Celestino V, dove si sono conclusi ieri i lavori sul sentiero, che hanno tenuto in ostaggio dal 2010 i luoghi cari a Pietro Angelerio, arroccati sulle pareti rocciose del Morrone. Il sentiero di accesso è chiuso dal 5 febbraio del 2010 dopo la caduta di massi che spinse l’ex sindaco Fabio Federico a firmare un’ordinanza, a cui seguì poco dopo l’interdizione dell’intera zona, chalet di Sant’Onofrio e tempio di Ercole Curino compresi (oggetto di atti vandalici e furti in questi ultimi tre anni). Un lungo e forzato esilio che aveva costretto anche Papa Benedetto XVI - in visita in città il 4 luglio 2010 - ad accontentarsi di sorvolare l’area in elicottero per visitare i luoghi che accolsero Celestino V dopo il rifiuto al soglio pontificio. Un enorme danno economico e di immagine di cui qualcuno dovrà rispondere, secondo Fabio Spinosa Pingue, presidente di Confindustria L’Aquila. «Mi complimento da un lato per quanto fatto in appena tre giorni e resto basito dall’altro», riflette l’imprenditore, «la chiusura di tre anni e mezzo del sentiero ha provocato un danno economico al territorio enorme, soprattutto in occasione della visita del papa e per la vocazione turistica della zona di cui molti si riempiono la bocca. Spero che qualcuno abbia l’onestà di spiegarci cosa non ha funzionato: è vero che la burocrazia è una gabbia, ma qui c’è qualcosa di più, tenendo conto che l’importo degli interventi è di soli 25mila euro«. La vice presidente della Provincia, Antonella Di Nino, auspica che si riapra quanto prima il sentiero. «Ce l’abbiamo messa tutta, ma l’ordinanza di chiusura resta in vigore», riferisce dopo aver parlato col commissario Giuseppe Guetta, «purtroppo non tocca a noi a revocarla e per ora il commissario dice che occorrono altre precauzioni. Più che reperire i fondi, consegnare la relazione tecnica ad opera dell’ingegnere della Provincia Francesco Bonanni e aver terminato a tempi record i lavori grazie alla ditta Zappa, non so cosa fare di più. Lunedì incontrerò Guetta per capirne di più», L’ordinanza di impraticabilità dell’area, quindi, non è stata ancora revocata e per questo la tradizionale fiaccolata in occasione della festa di Celestino V di oggi si terrà sempre in forma ridotta. Il commissario, infatti,ha autorizzato solo la partecipazione di 20 persone. La processione, organizzata dall’associazione celestiniana, partirà al crepuscolo dall'Eremo e terminerà davanti alla chiesa di San Pietro Celestino. «Ricordiamo che la manifestazione è dedicata al compianto Fulvio Di Benedetto», spiega il presidente del sodalizio Giulio Mastrogiuseppe, «a tutti i partecipanti sarà consegnata una t- shirt e offerto un rinfresco all'arrivo».

Federica Pantano

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