Riparte la protesta dei comitati
Il 29 in piazza in concomitanza con la consegna delle prime case.
L’AQUILA. La rete «3e32», riferimento per i comitati cittadini, impugnerà la graduatoria «Cialente-Bertolaso» sull’assegnazione degli alloggi per chiederne la revisione. L’annuncio arriva dopo tante segnalazioni sull’attendibilità degli elenchi, pubblicati senza una graduatoria a corredo. Dalla sede ricavata all’ex ospedale psichiatrico, i comitati annunciano anche un nuovo corteo. L’appuntamento è per martedì 29, in contemporanea con la cerimonia di consegna dei primi alloggi del progetto Case a Bazzano e Cese di Preturo da parte del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Il corteo partirà alle 16 dal piazzale dell’Italtel per raggiungere il centro storico passando, se sarà possibile farlo, attraverso via XX Settembre. In alternativa, i comitati transiteranno per viale della Croce Rossa. I comitati tornano a chiedere che «tutti i cittadini restino nel territorio. Senza nessuna distinzione tra B, C, D, E, F». I manifestanti denunciano anche il «fallimento numerico del progetto Case», sottolineando l’insoddisfazione di tante famiglie.
«Sebbene finora non ascoltati», si legge in una nota del comitato “Cittadini per i cittadini”, guidato da Enza Blundo, «sentiamo il dovere di precisare che le spese sostenute per l’assistenza ai cittadini negli alberghi e nelle tende, da maggio a settembre, ammontano a circa 308 milioni di euro e che con quella stassa cifra potevano essere allestiti 6.200 Map. Un numero tale da poter dare ricovero a 21mila cittadini,con un utilizzo temporaneo di 86 ettari di terreno. Teniamo presente», continua il documento «che il territorio requisito per la realizzazione del piano Case si quantifica in un totale di 130 ettari e che darà alloggio, anche con i progetti di ampliamento in corso, a non più di 18mila persone». I comitati, dal coordinamento dell’ospedale di Collemaggio, promuovono una serie di iniziative accessorie, come l’assemblea al campo di Acquasanta prevista per questa sera alle 21, mentre sulla costa, in contemporanea, ci sarà un altro confronto all’hotel Serena Majestic di Montesilvano.
«Ci auguriamo una grande partecipazione cittadina», ha detto Stefano Frezza di Epicentro Solidale, «perché questo è il momento di dire basta a una politica che non va incontro a tutti gli sfollati. Questo non vuol dire, però» ha sottolineato «che non siamo contenti per quelle persone che grazie al programma della Protezione civile troveranno un alloggio rispondente alle loro richieste. Ma sono tante», ha aggiunto, «le persone rimaste fuori». E proprio per andare incontro alle persone rimaste fuori che i comitati sono tornati a chiedere maggiore trasparenza sulle graduatorie di assegnazione, elaborate sulla base di un censimento effettuato quando non esisteva la disponibilità dei Map. I comitati contestano anche il degrado del campo di piazza d’Armi appena smantellato.
«Sebbene finora non ascoltati», si legge in una nota del comitato “Cittadini per i cittadini”, guidato da Enza Blundo, «sentiamo il dovere di precisare che le spese sostenute per l’assistenza ai cittadini negli alberghi e nelle tende, da maggio a settembre, ammontano a circa 308 milioni di euro e che con quella stassa cifra potevano essere allestiti 6.200 Map. Un numero tale da poter dare ricovero a 21mila cittadini,con un utilizzo temporaneo di 86 ettari di terreno. Teniamo presente», continua il documento «che il territorio requisito per la realizzazione del piano Case si quantifica in un totale di 130 ettari e che darà alloggio, anche con i progetti di ampliamento in corso, a non più di 18mila persone». I comitati, dal coordinamento dell’ospedale di Collemaggio, promuovono una serie di iniziative accessorie, come l’assemblea al campo di Acquasanta prevista per questa sera alle 21, mentre sulla costa, in contemporanea, ci sarà un altro confronto all’hotel Serena Majestic di Montesilvano.
«Ci auguriamo una grande partecipazione cittadina», ha detto Stefano Frezza di Epicentro Solidale, «perché questo è il momento di dire basta a una politica che non va incontro a tutti gli sfollati. Questo non vuol dire, però» ha sottolineato «che non siamo contenti per quelle persone che grazie al programma della Protezione civile troveranno un alloggio rispondente alle loro richieste. Ma sono tante», ha aggiunto, «le persone rimaste fuori». E proprio per andare incontro alle persone rimaste fuori che i comitati sono tornati a chiedere maggiore trasparenza sulle graduatorie di assegnazione, elaborate sulla base di un censimento effettuato quando non esisteva la disponibilità dei Map. I comitati contestano anche il degrado del campo di piazza d’Armi appena smantellato.