settore ricostruzione
Ripartono gli sfratti: «I morosi devono pagare»
L’AQUILA. Riscuotere, senza se e senza ma e senza eccezioni per coloro che non hanno pagato i consumi di acqua calda e riscaldamento. «L’obiettivo è incassare quanto è dovuto, non di fare assistenza...
L’AQUILA. Riscuotere, senza se e senza ma e senza eccezioni per coloro che non hanno pagato i consumi di acqua calda e riscaldamento. «L’obiettivo è incassare quanto è dovuto, non di fare assistenza sociale», parole quasi dure quelle pronunciate dalla dirigente del settore Ricostruzione pubblica e patrimoni Enrica De Paulis, che però lasciano intendere che la strada per non cadere a propria volta nelle maglie delle ingiunzioni delle società erogatrici di gas che reclamano a loro volta di essere pagate (il Comune deve pagare 275mila euro ogni mese per estinguere il debito dovuto ai morosi), è solo una: quella del rigore. Il lavoro dei tecnici del Comune va avanti da una settimana circa, già una ventina le utenze dei morosi totali staccate. «È la prima tranche», spiega Carlo Bolino responsabile del servizio Progetto Case e Map, «che riguarda persone (219 alloggi) che dal 2010 al 2013 non hanno mai pagato e ai quali è stata effettuata una regolare lettura dei consumi individuali e non rientrano tra quegli utenti che pagano al metro quadrato».
L’ordine cronologico adottato dal Comune è il seguente: prima il distacco delle utenze ai morosi totali (iter partito dalle new town di Bazzano e Sant’Elia); poi si passa ai morosi parziali, sempre destinatari di una lettura a consumo; fino ad andare fino a quelli che non hanno pagato l’acconto 2014 e quelli che non stanno pagando i consumi del 2015. Chi non paga non ha scampo. E se non si hanno i soldi? «Stai senza acqua e senza riscaldamento». Anche perché, fa notare la De Paulis, «il fatto che una volta chiusa l’acqua calda vengono qui per avere le informazioni per pagare, dimostra la mancanza di senso civico di queste persone, che pagano solo nel momento in cui non hanno più utenza». A mano a mano che le persone pagano, i rubinetti vengono riaperti. «È chiaro che una persona che ha maturato un debito di 4mila euro di consumi e ti viene a chiedere la rateizzazione la dobbiamo rifiutare perché c’è, adesso esigenza di incassare», spiega Bolino. Sul fronte canoni, riprendono da lunedì 7 settembre gli sfratti dagli alloggi provvisori (5 a settimana) di coloro che non hanno pagato l’importo mensile. Intanto una nuova tegola sul fronte occupazionale si sta per abbattere sul Comune, ed è quella dei 39 lavoratori della società Manutencoop che si è occupata finora della manutenzione del progetto Case e che da ieri lascia il posto alla società Guerrato. A tal proposito Andreina Pellegrini del comitato “Domiciliati Case”, ricorda che il numero della nuova società da contattare per esigenze è: 800-362300. (m.g.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA