Rocca di Mezzo, addio al partigiano-medico Egidio
Morto Igino D'Aroma, ha lottato e combattuto per la libertà al fianco dei patrioti marsicani. Da dottore ha seguito Amendola, Valenzi e Napolitano
ROCCA DI MEZZO. Si è spenta a Rocca di Mezzo la vita del partigiano Igino D’Aroma, nome di battaglia "Egidio", vita spesa tutta nel tentativo indefesso di migliorare la società che lo circondava. Tutta la sua esistenza è stata infatti costellata da momenti di impegno civile e politico anche nelle condizioni più difficili. Giovane studente di Medicina, già forgiato alle idee democratiche che circolavano nel Liceo Torlonia di Avezzano, passa nella sanità militare a Roma dove, tramite Fabrizio Onofri, membro del CC clandestino si iscrive al Pci nel 1939. Benchè sottoposto a sorveglianza speciale dall’Ovra, accetta l’incarico di distribuire per l’Abruzzo centinaia di copie di giornali clandestini forniti da Laura Lombardo Radice. Non si sottrae neppure quando le circostanze lo chiamano all’impegno diretto nella Resistenza; è presente nella battaglia di Bosco Martese e poi nella direzione della Banda patrioti Marsicani.
Laureatosi dopo la Liberazione, sceglie la carriera medica anziché cercare sbocchi nella politica, non facendo, tuttavia, mancare il suo impegno. E’ medico della Federazione Napoletana del PCI e segue personalmente Amendola, Valenzi e Napolitano, prima di guadagnare la meritata pensione che lo vedrà trascorrere gli ultimi anni nella sua Rocca di Mezzo. L’Anpi (associazione nazionale partigiani) aquilana ammaina le sue bandiere "alla memoria di uno degli ultimi partigiani con l’impegno di seguire le tracce del suo insegnamento per la difesa dei valori della libertà e della democrazia".