Roghi nella pineta, due denunce
Nei guai per gli incendi a San Giacomo e Collebrincioni: in fumo cinquemila metri quadri di verde
L’AQUILA. Nello scorso fine settimana si sono verificati due incendi boschivi a San Giacomo e Collebrincioni che hanno interessato circa 5mila metri quadrati di pineta: solo il tempestivo intervento dei vigili del fuoco e della Protezione civile ha impedito che si trasformassero in vere e proprie emergenze visto che a bruciare erano piante di pino nero che, è noto, risultano tra le più sensibili e pericolose in tema di incendi.
Le indagini, portate avanti dalla stazione Carabinieri Fostale dell’Aquila, sono scattate immediatamente e hanno consentito nel giro di pochi giorni, attraverso rilievi tecnici e repertazione dei materiali trovati nei punti di innesco, l’individuazione dei presunti responsabili, che secondo alcuni accertamenti stavano bruciando alcune stoppie in zona. Alla fine delle indagini sono stati denunciati all’autorità giudiziaria due uomini. I due, G.G. di 75 anni residente nel capoluogo di regione e D.F.E. di 60 anni, residente a Pescara, dovranno ora rispondere di incendio boschivo colposo. Oltre a dover risarcire gli enti o i proprietari di quelle aree verdi, nel caso in cui si accerti in modo inequivocabile la loro responsabilità.
Non si è trattato di fatti di secondo piano, visto che per spegnere le fiamme sono intervenuti gli elicotteri per via di alcune abitazioni a rischio soprattutto a San Giacomo.
L’attenzione alla prevenzione e repressione degli incendi è massima dalla primavera fino a ottobre. Anche perché gli investigatori sanno bene le difficoltà che ci sono per scovare i responsabili. I grossi incendi del 2007 scoppiati nell’Aquilano sono rimasti senza colpevoli.
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