Ruggeri a Cialente: devi ritirarti
Per l'esponente dell'opposizione il sindaco ha fallito il suo compito
L'AQUILA. Il Pd gli conferma il più ampio sostegno. L'Italia dei valori, o meglio Lelio De Santis, continua - invece - a chiedere le sue dimissioni. E come era prevedibile, in campo contro il sindaco Cialente scende anche l'opposizione.
«Caro sindaco» scrive Corrado Ruggeri, coordinatore comunale dell'Mpa, «ci vuoi dire dove hai intenzione di portare la città? Solo qualche mese fa, hai dato le dimissioni dicendo che eri solo, che non avevi più un partito e una maggioranza. Oggi torni a dire che non sei mai stato così solo e chiedi che il tuo partito batta un colpo. A me sembra che sia tutta una commedia, un copione che tu hai scritto e che solo tu sai dove vuoi arrivare. Ma la città non è tua. Stai litigando con tutti senza che questo tuo atteggiamento abbia risolto finora un solo problema. Molti della tua parte politica auspicano le tue dimissioni. Ma tu fai finta di niente. Gli uffici comunali sono allo sbando e sei il rappresentante dell'unica Istituzione che non ha risolto in modo adeguato la sua logistica. Solo quattro mesi fa, dopo la pietosa sceneggiata delle dimissioni, hai fatto carte false per rimanere attaccato a quella poltrona. Sei il sindaco della città e non il capo dell'opposizione. Riesci almeno una volta a fare qualcosa di costruttivo? Credo proprio di no ed è per questo che la città si augura una tua immediata ritirata».
Sin qui Ruggeri. Sulla stessa lunghezza d'onda, anche Eugenio Carlomagno, del comitato «Un centro storico da salvare». «Da qualche giorno» scrive «assistiamo alle esternazioni di Cialente senza capire a chi si rivolge. Abbandona tavoli preposti a definire le norme per la ricostruzione causando gravi danni ai cittadini, vittime della sua arroganza di fronte a problematiche ormai note. Qual è il disegno che il sindaco ha per la città e le frazioni? Noi proprietari chiediamo con forza di essere presenti ai tavoli istituzionali, dove si decidono modalità per rientrare in possesso dei nostri beni ormai sequestrati. Sicuramente avremo il buon senso di ascoltare e di non abbandonare il tavolo».
«Caro sindaco» scrive Corrado Ruggeri, coordinatore comunale dell'Mpa, «ci vuoi dire dove hai intenzione di portare la città? Solo qualche mese fa, hai dato le dimissioni dicendo che eri solo, che non avevi più un partito e una maggioranza. Oggi torni a dire che non sei mai stato così solo e chiedi che il tuo partito batta un colpo. A me sembra che sia tutta una commedia, un copione che tu hai scritto e che solo tu sai dove vuoi arrivare. Ma la città non è tua. Stai litigando con tutti senza che questo tuo atteggiamento abbia risolto finora un solo problema. Molti della tua parte politica auspicano le tue dimissioni. Ma tu fai finta di niente. Gli uffici comunali sono allo sbando e sei il rappresentante dell'unica Istituzione che non ha risolto in modo adeguato la sua logistica. Solo quattro mesi fa, dopo la pietosa sceneggiata delle dimissioni, hai fatto carte false per rimanere attaccato a quella poltrona. Sei il sindaco della città e non il capo dell'opposizione. Riesci almeno una volta a fare qualcosa di costruttivo? Credo proprio di no ed è per questo che la città si augura una tua immediata ritirata».
Sin qui Ruggeri. Sulla stessa lunghezza d'onda, anche Eugenio Carlomagno, del comitato «Un centro storico da salvare». «Da qualche giorno» scrive «assistiamo alle esternazioni di Cialente senza capire a chi si rivolge. Abbandona tavoli preposti a definire le norme per la ricostruzione causando gravi danni ai cittadini, vittime della sua arroganza di fronte a problematiche ormai note. Qual è il disegno che il sindaco ha per la città e le frazioni? Noi proprietari chiediamo con forza di essere presenti ai tavoli istituzionali, dove si decidono modalità per rientrare in possesso dei nostri beni ormai sequestrati. Sicuramente avremo il buon senso di ascoltare e di non abbandonare il tavolo».
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