Sabotati i cannoni sparaneve
Operatori preoccupati: attacco alla stagione turistica.
PESCASSEROLI. Il sabotaggio sulla neve preoccupa gli operatori turistici di Pescasseroli. Durante i collaudi degli impianti di innevamento artificiale, in vista delle feste dell’Immacolata, sono stati messi fuori uso quattro cannoni sparaneve. Un danneggiamento compiuto con perizia e conoscenza dei luoghi, visto che la pista dello «stazzetto», dove si trovano i quattro cannoni, comincia dalla punta della montagna ed è la pista da sci più lunga di Pescasseroli. Si tratta della zona più scoperta e più assolata, e per questo i quattro cannoni montati lì sono anche quelli più importanti per l’innevamento artificiale della pista. A Pescasseroli sono tutti d’accordo: si tratta di un vero e proprio sabotaggio contro la Assifer, la società di proprietà del giovane imprenditore locale (ma trapiantato a Roma) Giovanni Grassi, che da tre settimane si è aggiudicata la gestione degli impianti di Pescasseroli.
E quindi un sabotaggio contro la stagione turistica invernale. Per mettere fuori uso i cannoni, il sabotatore ha asportato la parte elettronica contenente i microchip di attivazione e regolazione, e tranciato i cavi di collegamento all’alimentazione elettrica. Il danno economico ammonta a circa 15-20 mila euro. «In settimana i cannoni saranno riparati», assicura Grassi, la cui Assifer tra l’altro ha in appalto anche la pulizia dei vagoni di Trenitalia. «Alla Tecnoalpin ho noleggiato dieci cannoni portatili, in modo che se ci dovessero essere imprevisti in piena stagione sciistica si potrà supplire velocemente al problema». Grassi non ha idea di chi possa essere stato a sabotare l’impianto, o per quale motivo. «Concorrenza? Non credo», risponde l’imprenditore. «Attriti con i dipendenti? Quelli fanno parte della passata gestione, e comunque gli stipendi li abbiamo pagati.
Escludo ritorsioni. Di sicuro è qualcuno che non vuole bene a questa società e a Pescasseroli, visto che senza l’innevamento artificiale si rischia di far saltare il primo appuntamento con la neve. Con le schede elettroniche dei cannoni non ci possono fare niente: non le possono neanche montare su altri cannoni». Perplesso il sindaco di Pescasseroli Nunzio Finamore, che è anche un imprenditore alberghiero: «Guarda caso i cannoni erano già pronti per innevare la pista, e tra due settimane abbiamo il ponte dell’Immacolata. Già due anni fa», ricorda Finamore «qualcuno rubò i computer nella sede degli impianti. Questa volta però l’obiettivo di chi ha compiuto questo gesto è chiaramente quello di mettere in difficoltà la nostra economia, il richiamo di Pescasseroli come stazione sciistica». A indagare sono i carabinieri del reparto investigativo e della stazione di Pescasseroli, che su due cannoni danneggiati hanno trovato delle impronte digitali. Impronte che potrebbero rivelarsi utili per identificare l’autore o gli autori del danneggiamento.
E quindi un sabotaggio contro la stagione turistica invernale. Per mettere fuori uso i cannoni, il sabotatore ha asportato la parte elettronica contenente i microchip di attivazione e regolazione, e tranciato i cavi di collegamento all’alimentazione elettrica. Il danno economico ammonta a circa 15-20 mila euro. «In settimana i cannoni saranno riparati», assicura Grassi, la cui Assifer tra l’altro ha in appalto anche la pulizia dei vagoni di Trenitalia. «Alla Tecnoalpin ho noleggiato dieci cannoni portatili, in modo che se ci dovessero essere imprevisti in piena stagione sciistica si potrà supplire velocemente al problema». Grassi non ha idea di chi possa essere stato a sabotare l’impianto, o per quale motivo. «Concorrenza? Non credo», risponde l’imprenditore. «Attriti con i dipendenti? Quelli fanno parte della passata gestione, e comunque gli stipendi li abbiamo pagati.
Escludo ritorsioni. Di sicuro è qualcuno che non vuole bene a questa società e a Pescasseroli, visto che senza l’innevamento artificiale si rischia di far saltare il primo appuntamento con la neve. Con le schede elettroniche dei cannoni non ci possono fare niente: non le possono neanche montare su altri cannoni». Perplesso il sindaco di Pescasseroli Nunzio Finamore, che è anche un imprenditore alberghiero: «Guarda caso i cannoni erano già pronti per innevare la pista, e tra due settimane abbiamo il ponte dell’Immacolata. Già due anni fa», ricorda Finamore «qualcuno rubò i computer nella sede degli impianti. Questa volta però l’obiettivo di chi ha compiuto questo gesto è chiaramente quello di mettere in difficoltà la nostra economia, il richiamo di Pescasseroli come stazione sciistica». A indagare sono i carabinieri del reparto investigativo e della stazione di Pescasseroli, che su due cannoni danneggiati hanno trovato delle impronte digitali. Impronte che potrebbero rivelarsi utili per identificare l’autore o gli autori del danneggiamento.