Salone dei prodotti tipici, 30mila presenze

I promotori della mostra-mercato guardano già al futuro: ci sarà una seconda edizione

L’AQUILA. Oltre 30mila visitatori, la metà dei quali provenienti da Roma, Torino, Milano, Bologna e dalla Campania. Trenta scolaresche che hanno partecipato a laboratori e fattorie didattiche, per un totale di 700 persone. Una buona attenzione sulla stampa nazionale: dalle pagine sul Venerdì di Repubblica, ai servizi Radio2, Isoradio, Radio Rai, il programma la Prova del Cuoco. Ospiti di prestigio come il giornalista Carlo Cambi e il presidente della Fondazione Slow food per la biodiversità Piero Sardo. È questa la stima della prima edizione del Salone dei prodotti tipici dei Parchi d’Italia, fatta dal comitato Promoexpò, l’insieme di organizzazioni che hanno promosso l’evento. Una quattro giorni di mostra-mercato che ha trasformato dal 2 maggio a ieri l’ex polo elettronico di Pile in un’esplosione di prodotti, colori, profumi delle aree protette d’Italia. Per gli altri numeri si dovrà aspettare ancora qualche giorno. I costi, questo è noto, sono stati supportati dalle organizzazioni promotrici: Cna, Confcommercio, Confesercenti, Cia, Carsa, Coldiretti L’Aquila. Per ora, si contano i dati «positivi». Sono stati 145 gli espositori arrivati da Calabria, Campania, Lazio, Piemonte, Puglia, Emilia Romagna, Basilicata, Molise e Abruzzo. Aziende che rientrano nei confini dei parchi nazionali e che all’Aquila sono venute a mostrare il frutto del loro lavoro: produttori di formaggi, vino, lenticchie, miele, ceramiche, gelato artigianale, pasta. E tanto altro. Ognuno di loro ieri (ma già nella giornata di sabato) ha chiuso lo stand avendo esaurito tutte le scorte, soprattutto i produttori di latticini, come quelli di Sant’Eusanio Forconese o l’azienda produttrice di mortadella di Campotosto. «C’è stato un grande sforzo organizzativo», spiega Roberto Di Vincenzo, presidente di Carsa, «perché la città non ha una struttura fieristica. I costi? Abbiamo lavorato con i produttori e gli espositori», aggiunge, «con la partecipazione della Regione e delle Camere di commercio». Per gli organizzatori ora si deve puntare al prossimo evento. «Questa fiera si terrà ogni anno», precisa il presidente della Camera di commercio Lorenzo Santilli. «Lavoreremo per farla diventare un trampolino di lancio per i prodotti tipici dei Parchi, sulla scia di Vinitaly».

Marianna Gianforte

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