Saltano i rimborsi per l’emergenza neve
Il sindaco Di Pangrazio annuncia la mobilitazione dei Comuni Critiche all’ex giunta Floris: un errore usare l’avanzo di amministrazione
AVEZZANO. Governo e Regione lasciano i Comuni a "bocca asciutta" sui rimborsi dell'emergenza neve, il sindaco di Avezzano chiama in campo l'Anci e annuncia la mobilitazione dei Comuni per evitare «uno scippo inaccettabile agli Enti locali, già con le casse vuote per i robusti tagli di trasferimenti dello Stato».
«Esiste il rischio concreto per molti Comuni marsicani e non solo» afferma Gianni Di Pangrazio, «di sforare il patto di stabilità». Per scongiurare rischi, all'assemblea nazionale a Bologna, il primo cittadino ha sollecitato un'azione forte dell'Associazione nazionale Comuni italiani, chiamata a intervenire attraverso il presidente e il direttore della commissione Protezione civile, Vladimiro Boccali (sindaco di Perugia) e Antonio Ragonesi. «Governo e Regione, che avevano assicurato i rimborsi delle spese per quell'evento eccezionale», aggiunge, «non possono fare marcia indietro lasciando i Comuni in balìa delle onde. L'Anci sostenga le ragioni dei Comuni che rischiano di non poter rispettare una legge dello Stato per colpe altrui».
In occasione della super nevicata che arrivò a raggiungere i 120 centimetri di neve, il Comune di Avezzano, oltre alle ingenti spese sostenute per il ripristino della viabilità – utilizzando decine di spazzaneve e spargisale e all'acquisto di carburanti e sale – garantì il soccorso, l'ospitalità e il vitto a centinaia di persone rimaste bloccate per la neve sulla linea ferroviaria Roma-Pescara e sull'ex superstrada del Liri. La precedente amministrazione ha tamponato l'intero pacchetto di interventi con l'avanzo di amministrazione. Scelta bocciata dal nuovo sindaco.
«Coprire quella spesa di quasi un milione e 200 mila euro, forse eccessiva, usando l'avanzo di amministrazione», evidenzia Di Pangrazio, «è stato un errore. Quella manovra contabile, che rischia di far sforare il patto di stabilità 2012 all'ente, ha praticamente azzerato la possibilità di investimento per realizzare interventi a favore della collettività. Oltre al danno, però, ora si rischia la beffa, poiché senza aiuti da Stato e Regione, sulle casse del Comune rimangono anche le spese per ospitalità a centinaia di persone di altri territori rimaste bloccate per l'emergenza neve. Interventi riconducibili alla Protezione civile che dovrebbero essere garantiti dallo Stato». Il primo cittadino, che promuoverà un summit con i colleghi marsicani e abruzzesi, «affinché», sottolinea, «la calamità naturale che colpì la Marsica ottenga gli stessi riconoscimenti economici riconosciuti ad altri territori colpiti da eventi simili, ha invitato gli autorevoli rappresentanti dell'Anci nazionale a partecipare e a sostenere la battaglia degli Enti locali beffati dallo Stato».