San Demetrio, cittadini a confronto sulla rinascita

Il sindaco Cappelli in un’assemblea pubblica: lavori al via tra pochi mesi Associazione chiede di accelerare i tempi della ricostruzione del paese

SAN DEMETRIO NE’ VESTINI. Disegnare il futuro del paese. E rendere operativa la ricostruzione post-terremoto, che ancora fatica a decollare. L’iniziativa è dell'associazione «La banda del bunker», che ha riunito intorno al tavolo di discussione Comune, tecnici e cittadini per dare un contributo «a quello che sarà il disegno futuro del territorio e per fare della ricostruzione un processo partecipato e condiviso».

Il sindaco di San Demetrio ne’ Vestini Silvano Cappelli ha risposto alle sollecitazioni della platea assicurando che «entro due mesi il piano di ricostruzione arriverà in consiglio comunale per l’approvazione definitiva». Ma sull’apertura dei primi cantieri in zona rossa, l’area maggiormente danneggiata, e sulla cosiddetta ricostruzione pesante, non si sbilancia. «Siamo alla fase dell’ascolto», afferma Cappelli. «Il 10 dicembre scorso sono stati consegnati gli elaborati del piano di ricostruzione, realizzati da un gruppo di professionalisti, che ha vinto l’appalto. Abbiamo preferito mettere a gara la realizzazione del piano, piuttosto che affidarlo direttamente a un’università, come hanno fatto altri Comuni. Si apre adesso una fase di confronto coi cittadini e le associazioni che operano sul territorio, prima che il piano arrivi all’attenzione del consiglio». Un lasso di tempo che durerà al massimo due mesi, assicura Cappelli. La caratteristica principale dello studio è quella di abbracciare sette aree diverse, che coincidono con le sette ville del paese. «Ogni zona ha le sue peculiarità, di cui si deve tener conto», prosegue il sindaco. Ma quando potranno partire i lavori? «Entro qualche mese. Nel frattempo si stanno costituendo i consorzi e si sta lavorando alla rinascita di alcuni edifici di pregio come palazzo Cappelli».

Le linee guida del piano di ricostruzione di San Demetrio guardano non solo al patrimonio edilizio, ma alle nuove potenzialità del comprensorio vestino, in primis residenzialità e spazi associativi. «L’obiettivo principale è far rientrare le famiglie nelle proprie abitazioni», sottolinea Cappelli. «Rispetto a questo faremo un cronoprogramma, ma intendiamo migliorare anche il sistema abitativo e rendere più appetibile il territorio, puntando sulla residenzialità, oltre a individuare spazi di aggregazione per giovani e anziani».

Il presidente dell’associazione «La banda del bunker» Maurizio Centi ha fatto notare come sia «indispensabile accelerare il processo di ricostruzione delle zone del paese maggiormente danneggiate e, al tempo stesso, del tessuto sociale. San Demetrio è in ritardo rispetto ad altri Comuni limitrofi. È necessario stringere i tempi e arrivare subito all’approvazione del piano in consiglio comunale». L’associazione che ha organizzato l’incontro è nata con lo scopo di «dare voce ai cittadini e abbracciare una serie di tematiche di interesse socio-culturale. Presenteremo al Comune alcuni progetti operativi, tra i quali l’affidamento della gestione del cimitero o dell'area del monumento».

Monica Pelliccione

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