San Salvatore, ampliato il reparto di emodialisi
Nella struttura vengono curati 88 pazienti.
L’AQUILA. Il capo della Protezione civile Guido Bertolaso ha partecipato, ieri mattina, alla cerimonia di inaugurazione dell’ampliamento del reparto di Emodialisi dell’ospedale «San Salvatore» dell’Aquila. Con questo ampliamento, che è stato interamente finanziato dal dipartimento della Protezione civile nazionale, il reparto è tornato ai livelli operativi che aveva prima del terremoto. A presentare i nuovi locali è stato il direttore del reparto, Stefano Stuard, che ha fatto gli onori di casa insieme al commissario straordinario dell’Asl Giancarlo Silveri. All’interno del nuovo reparto potranno essere trattati tutti gli 88 pazienti che erano curati all’Aquila prima del terremoto del 6 aprile.
«Con questo ampliamento», ha spiegato Stuard, «potremo curarli tutti. Molti di loro sono ancora sulla costa, ma, poiché nella graduatoria del progetto Case i dializzati hanno dei punti aggiuntivi, crediamo che presto torneranno tutti. Abbiamo lavorato per poter garantire il massimo del confort a ogni paziente, soprattutto dal punto di vista acustico. Non solo le macchine sono molto silenziose, ma ogni lettino è stato dotato di un televisore con la cuffia in modo da poter passare il tempo senza disturbare gli altri. Il reparto, attualmente, è già pronto per poter ospitare eventuali pazienti con malattie infettive. Una stanza, attualmente adibita a ufficio, è stata infatti predisposta appositamente per ospitare questo tipo di pazienti».
«Con questo ampliamento», ha spiegato Stuard, «potremo curarli tutti. Molti di loro sono ancora sulla costa, ma, poiché nella graduatoria del progetto Case i dializzati hanno dei punti aggiuntivi, crediamo che presto torneranno tutti. Abbiamo lavorato per poter garantire il massimo del confort a ogni paziente, soprattutto dal punto di vista acustico. Non solo le macchine sono molto silenziose, ma ogni lettino è stato dotato di un televisore con la cuffia in modo da poter passare il tempo senza disturbare gli altri. Il reparto, attualmente, è già pronto per poter ospitare eventuali pazienti con malattie infettive. Una stanza, attualmente adibita a ufficio, è stata infatti predisposta appositamente per ospitare questo tipo di pazienti».