San Salvatore, ricostruito il volto dell'operaio caduto

In sala operatoria medici dei reparti Maxillo-facciale, Neurochirurgia e Ortopedia complesso intervento di chirurgia di cranio e faccia

L'AQUILA. Un volto sfigurato ricostruito in sala operatoria. Una sinergia di équipe chirurgiche di varie discipline, ha permesso la riuscita di una complessa operazione di ricostruzione cranio-facciale su un operaio precipitato in cantiere da un'altezza di sei metri. Otto ore in sala operatoria affidato alle cure dei medici dei reparti Maxillo-facciale, Neurochirurgia e Ortopedia dell'ospedale San Salvatore. Il quadro clinico del paziente era particolarmente compromesso, visto che presentava ferite gravi al cranio, al volto e agli occhi e aveva i polsi fratturati.

L'incidente sul lavoro si era verificato lo scorso 6 settembre quando K.T. un operaio albanese di 42 anni, aveva perso l'equilibrio cadendo da un'altezza di 6 metri mentre si trovava al lavoro in un cantiere molto vicino all'ospedale.

Il decorso post-operatorio dell'operazione, effettuata il 13 settembre scorso, è regolare e i controlli radiologici ne hanno immediatamente dimostrato il buon esito. «Un'operazione chirurgica ad alto tasso di difficoltà», spiegano i medici in una nota, «ampiamente al di fuori degli interventi di routine che si effettuano sui traumi di cranio e faccia».

Sottoposto in Rianimazione a tracheotomia nelle ore successive alla caduta, il paziente è stato in un primo momento operato ai polsi dall'équipe di Ortopedia guidata dal dottor Stefano Flamini, a causa delle recisioni del tendine e della frammentazione multipla del polso.

Successivamente è stato effettuato l'intervento cranio-facciale a cui hanno concorso l'équipe di Neurochirurgia, composta dal primario professor Renato Galzio e dai collaboratori Di Cosimo e Rahisi e quella della Chirurgia maxillo-facciale, composta dal primario professor Tommaso Cutilli, assistito dai chirurghi Oliva, Di Fabio e Bourelaki per la ricostruzione delle strutture orbito-maxillo-malari. I chirurghi sono stati assistiti dal pool di Anestesiologia del dottor Tullio Pozone, affiancato dalla dottoressa Di Filippo. «I medici», aggiunge l'Asl, «nel compiere l'operazione di alta chirurgia, si sono avvalsi di apparecchiature diagnostiche molto avanzate e innovative, soprattutto per la diagnostica per immagini. Grazie a tale strumentazioni è possibile eseguire, in termini virtuali, la ricostruzione cranio-facciale sullo schermo del computer, avvalendosi di una rappresentazione tridimensionale».

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