Sapori d’Abruzzo per i Grandi
Invito a cena del presidente Napolitano, pronto il menu della tradizione.
L’AQUILA. Forse arriveranno le ricette per il bene del mondo. Quelle della tavola e della tradizionale ospitalità abruzzese ci saranno di sicuro. Perché i grandi della terra, tra un vertice e l’altro, saranno invitati ad assaporare l’Abruzzo nelle sue molteplici sfaccettature. Provate a immaginare Barack Obama e Putin che brindano con un «robusto» Montepulciano d’Abruzzo. Pensate a Sarkozy e Carla Bruni ammaliati dal bocconotto di Castel Frentano. Non stupitevi se il presidente cinese Hu Jintao resterà avvolto e incantato dal profumo del tartufo del Sangro. I prodotti dell’Abruzzo parleranno ai capi di Stato e di governo prima che questi ultimi parlino al mondo. Accadrà giovedì sera, su invito del presidente della Repubblica.
Giorgio Napolitano ha voluto raccogliere attorno a sè i leader del pianeta e ha preteso un menu tradizionale abruzzese. Si andrà dal pomodoro tiepido con giuncata di Rivisondoli e basilico ai maccheroncini alla chitarra con ragù all’abruzzese. Si passerà al vitello in crosta con tartufo estivo delle colline del Sangro. Non mancheranno pecorini e ricotte affumicate al ginepro. Per finire coi dolci, dalla «Cupola di Collemaggio» - tributo alla basilica simbolo dell’Aquila e della regione danneggiata dal sisma - ai bocconotti di Castel Frentano, i «sassi d’Abruzzo» e i cellucci villesi. I vini? Si comincerà con un Cerasuolo Barone di Valforte e si passerà al Montepulciano d’Abruzzo doc riserva 2004 Torre Migliori. Ma anche il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, omaggerà gli ospiti con prodotti dell’Abruzzo.
A Palazzo Grazioli a Roma, per il pranzo riservato che il Premier offrirà ai grandi della terra, ci sarà l’omaggio a Gianni Masciarelli, uno dei poeti dell’enologia e fra i più grandi ambasciatori del vino abruzzese nel mondo, scomparso nel 2008. Berlusconi porgerà ai suoi ospiti calici di Trebbiano Marina Cvetic 2007. All’Aquila, nella sede del G8, si alterneranno ai fornelli i più grandi chef d’Abruzzo, a cominciare dal pluripremiato Niko Romito del «Reale» di Rivisondoli. Nel corso dell’evento, inoltre, saranno un centinaio i vini locali da degustare: non mancheranno le etichette di Emidio Pepe, che già al G8 di Tokyo, in Giappone, aveva offerto le sue storiche produzioni. Le colazioni e i pranzi saranno curati da Roberto Ottaviani, responsabile del catering, Maria Antonietta Pacelli, direttrice dei banchetti, e Giampietro Comolli, del Forum spumanti.
I tre sono stati scelti dalla presidenza del Consiglio dei ministri e dal ministero degli Esteri. «Una grande attenzione per i prodotti dell’Abruzzo», evidenzia Comolli, «con oculatezza nella spesa ma senza rinunce su qualità e sicurezza». Anche ai giornalisti accreditati al Media Village saranno offerti prodotti locali in 15 ricette. Così come saranno all’insegna della tradizione i piatti per coloro che garantiranno la sicurezza. Olio, aglio rosso di Sulmona, fagioli di Raiano, coniglio di Goriano e carciofi di Prezza. E per tutti i croccanti confetti di Sulmona.
Giorgio Napolitano ha voluto raccogliere attorno a sè i leader del pianeta e ha preteso un menu tradizionale abruzzese. Si andrà dal pomodoro tiepido con giuncata di Rivisondoli e basilico ai maccheroncini alla chitarra con ragù all’abruzzese. Si passerà al vitello in crosta con tartufo estivo delle colline del Sangro. Non mancheranno pecorini e ricotte affumicate al ginepro. Per finire coi dolci, dalla «Cupola di Collemaggio» - tributo alla basilica simbolo dell’Aquila e della regione danneggiata dal sisma - ai bocconotti di Castel Frentano, i «sassi d’Abruzzo» e i cellucci villesi. I vini? Si comincerà con un Cerasuolo Barone di Valforte e si passerà al Montepulciano d’Abruzzo doc riserva 2004 Torre Migliori. Ma anche il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, omaggerà gli ospiti con prodotti dell’Abruzzo.
A Palazzo Grazioli a Roma, per il pranzo riservato che il Premier offrirà ai grandi della terra, ci sarà l’omaggio a Gianni Masciarelli, uno dei poeti dell’enologia e fra i più grandi ambasciatori del vino abruzzese nel mondo, scomparso nel 2008. Berlusconi porgerà ai suoi ospiti calici di Trebbiano Marina Cvetic 2007. All’Aquila, nella sede del G8, si alterneranno ai fornelli i più grandi chef d’Abruzzo, a cominciare dal pluripremiato Niko Romito del «Reale» di Rivisondoli. Nel corso dell’evento, inoltre, saranno un centinaio i vini locali da degustare: non mancheranno le etichette di Emidio Pepe, che già al G8 di Tokyo, in Giappone, aveva offerto le sue storiche produzioni. Le colazioni e i pranzi saranno curati da Roberto Ottaviani, responsabile del catering, Maria Antonietta Pacelli, direttrice dei banchetti, e Giampietro Comolli, del Forum spumanti.
I tre sono stati scelti dalla presidenza del Consiglio dei ministri e dal ministero degli Esteri. «Una grande attenzione per i prodotti dell’Abruzzo», evidenzia Comolli, «con oculatezza nella spesa ma senza rinunce su qualità e sicurezza». Anche ai giornalisti accreditati al Media Village saranno offerti prodotti locali in 15 ricette. Così come saranno all’insegna della tradizione i piatti per coloro che garantiranno la sicurezza. Olio, aglio rosso di Sulmona, fagioli di Raiano, coniglio di Goriano e carciofi di Prezza. E per tutti i croccanti confetti di Sulmona.