Sblocca Italia, Blundo (M5s) : “Gravi lacune sulla prevenzione sismica”
La senatrice interviene sulla polemica dei balconi crollati e se la prende con il Governo Pd: “embra esserci un preciso disegno per evitare che l'Aquila torni a splendere”
L’AQUILA.
“Mentre si parla degli amoreggiamenti di chi ha tagliato nastri nelle inaugurazioni dei noti alloggi post-sisma, gli aquilani vivono un nuovo sfollamento, a causa delle centinaia di balconi a rischio crollo, dagli edifici del piano Case danneggiati, inagibili e sequestrati. In un territorio altamente sismico come l'Italia, il Governo emana un decreto per "sbloccare" l'economia nazionale continuando a ignorare quanto sia importate il concetto di "prevenzione sismica" e tutto l'indotto che ne deriva nell'ambito dell'industria edile e non solo. Non è accettabile, soprattutto quando si tenta di trasformare l'Abruzzo in distretto minerario, pur essendo in vetta alla classifica delle stime di pericolosità geologica stilata annualmente dall'Ingv”. Così la senatrice del Movimento 5 stelle Enza Blundo interviene sulla polemica dei balconi marci del Piano Case, lanciando una stoccata alla senatrice Pd Stefania Pezzopane e alla sua love story con l’ex spogliarellista Simone Coccia Colaiuta.
La parlamentare pentastellata si unisce all'appello indirizzato al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti da parte del consigliere Ance nazionale, Antonio D’Intino. Si chiede di “inserire all’interno del decreto Sblocca Italia le parole prevenzione sismica, con le necessarie disposizioni”.
“Sembra esserci un preciso disegno a monte per evitare che l'Aquila torni a splendere in tutta la sua bellezza”, prosegue Enza Blundo, “si ottengono i fondi, si avviano i lavori solo per alcuni e puntualmente si verificano situazioni che determinano interruzioni delle già farraginose procedure, come la recente dimissione del dirigente dell’ufficio speciale per la ricostruzione Aielli, nominato con l'aumento dell'accise sulla benzina. Avendo l'esclusiva del potere di firma, ora lascia bloccate le pratiche e i procedimenti dei cittadini che restano in ulteriore estenuante attesa”.
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