Scattano pignoramenti a raffica a Marsia

Tagliacozzo, pagamento quote: preoccupazione per gli 800 consorziati proprietari di immobili

TAGLIACOZZO. Scattano pignoramenti a raffica nei confronti di proprietari di immobili nel territorio di Marsia e l'epopea di una delle più belle località degli Appennini ai piedi della più grande faggeta d'Europa si riaccende. Il Consorzio di Marsia, costituito nel 1966, nel 2009 aveva visto la costituzione del consorzio stradale istituito da Comune di Tagliacozzo, amministrazione separata di Roccacerro Montagna Curio e cittadini. Da allora i residenti avevano cominciato a pagare le quote al nuovo consorzio, quello comunale, e non più al vecchio. Ora, però, è allarme tra gli oltre 800 consorziati proprietari di immobili che avevano deciso di aderire al consorzio stradale del Comune. Molti si sono visti arrivare delle ingiunzioni del Tribunale di Roma che hanno portato a dei pignoramenti per non aver corrisposto le quote al vecchio consorzio di Marsia. A un locale, punto di riferimento della comunità, è stata addirittura revocata la licenza e ha dovuto chiudere. Questa situazione di stallo impedisce quindi l'arrivo di fondi europei e lo sviluppo di un patrimonio naturalistico di inestimabile valore, di una località ricca di attrattive per i turisti del Centro Italia e di una potenziale risorsa per Tagliacozzo e la Marsica occidentale. Marsia negli anni Settanta era frequentata anche da vip del periodo, data la vicinanza da Roma, circa 70 chilometri, di cui 55 di autostrada. Oggi rischia una seconda fase di abbandono se non sarà trovata una soluzione. (p.g.)

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