Schianto sotto la pioggia, muore a 52 anni
Morino, la vittima era una dipendente della clinica Ini di Canistro. Fatale uno scontro frontale sulla 690 del Liri
MORINO. Dopo un turno di lavoro tornava a casa a prendere la sorella per andare insieme a un concerto di beneficenza a Roma. Sulla strada statale 690, però, ha trovato la morte, in un tragico incidente. È morta così, ieri pomeriggio, Filomena Buffone, 52enne di Balsorano, operatrice ausiliaria nel reparto di riabilitazione della Clinica Ini di Canistro.
Buffone era alla guida della sua auto, una Citroen Saxo, quando è stata centrata in pieno da un’Alfa 159, che viaggiava in senso opposto, in direzione di Avezzano. Alla guida, Oberdan Faiola, agente di polizia penitenziaria, 46enne, anch’egli di Balsorano. L’uomo, che non è in pericolo di vita, è poi risultato positivo all’alcoltest. Le due auto si sono schiantate frontalmente su un viadotto dell’ex superstrada del Liri, nel territorio di Morino, a un centinaio di metri dall’area di servizio.
Erano da poco passate le 14,15 e sulla Valle Roveto batteva una pioggia incessante. In auto la visibilità era molto scarsa. Entrambi i conducenti erano soli all’interno delle proprie auto. Buffone è stata scaraventata contro il guardrail, dove l’auto si è accartocciata su se stessa. La donna è rimasta intrappolata nelle lamiere. Nonostante sul posto sia arrivata presto l’ambulanza della Misericordia di Balsorano, con i suoi volontari coordinati da Mauro Lancia, per la 52enne non c’è stato nulla da fare. Non hanno potuto agire i vigili del fuoco di Avezzano. Buffone è morta sul colpo. Faiola è stato, invece, trasportato all’ospedale di Avezzano, dove per tutta la sera è rimasto sotto osservazione. Ha una tibia rotta per cui ha 30 giorni di prognosi.
Come da prassi nei casi di incidenti stradali, è stato sottoposto agli esami dell’alcoltest ed è risultato positivo. Per i rilievi sull’ex superstrada, sono arrivati i Carabinieri della compagnia di Tagliacozzo, delle stazioni di Morino, Civitella Roveto e quelli del nucleo radiomobile. Ieri sera Buffone avrebbe dovuto partecipare a un concerto di beneficenza per la raccolta di fondi per la lotta all’artrosi e all’osteoporosi, insieme a sua sorella Antonella, infermiera dell’Asl di Avezzano, di due anni più giovane. L’evento è organizzato ogni anno dal professore Francesco Bove, che opera alla clinica Ini. Incontenibile il dolore della sorella, accompagnata sul luogo dell’incidente dal marito. «Ridatemi la mia Filomena», gridava disperata. A Balsorano Antonella Buffone è molto conosciuta perché è anche consigliere comunale, nelle file della minoranza. «Una donna meravigliosa, gioviale e sempre sorridente», è questo il ricordo che fa di Filomena l’ex direttrice della clinica Ini Armanda Coco. «Era dedita al lavoro e si faceva voler bene da tutti». «Qualche giorno fa l’avevo incontrata sotto casa», conclude Coco, «mi ha buttato le braccia al collo e mi ha stretto forte, dicendomi che le mancavo molto». «Sono molto addolorato», ha detto il fisioterapista Paolo Di Pietro. «I pazienti le volevano bene perché aveva un carattere gioviale e buono. Anche i colleghi la apprezzavano molto». Su disposizione del magistrato di turno, ieri sera la salma è stata prima portata all’obitorio di Avezzano per il riconoscimento, poi riconsegnata alla famiglia. Buffone lascia il marito e due figli maschi.
Magda Tirabassi
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