Sciacallaggio, due in manette
Sorpresi mentre rubano in un condominio inagibile.
L’AQUILA. Volevano approfittare del giorno libero per depredare un condominio inagibile ma gli è andata male: così due operai stranieri, assunti in un cantiere per la ricostruzione dopo il sisma, sono stati colti sul fatto e arrestati. In manette sono finiti due romeni, Vasile Pavia di 49 anni e Niculae Tupa (41) residenti in Lombardia i quali sono stati fermati dai carabinieri del Nucleo operativo al comando del tenente Federica De Leonardis e coordinati dal capitano Marco Capparella. I due sono stati fermati l’altra notte in flagrante dai carabinieri mentre, indisturbati, stavano rubando in un edificio disabitato in quanto inagibile di via Pizzo Cefalone nel quartiere di Valle Pretara. I carabinieri, allertati da una telefonata di un cittadino inospettito dalla presenza degli stranieri, hanno circondato il condominio.
Fuori dall’edificio gli uomini dell’Arma hanno visto una Opel Astra, poi risultata rubata (con una scritta pubblicitaria falsa di una ditte edile aquilana per sviare i sospetti) sulla quale i ladri intendevano caricare la refurtiva. Gli investigatori hanno poi notato anche il portone spalancato e sono subito entrati bloccando i ladri al secondo piano. I malviventi, che erano ormai pronti per la fuga, avevano «ripulito» l’intero condominio, formato da otto famiglie, scassinando tutti gli ingressi e in un paio di sacchi avevano messo l’intera refurtiva. Il bottino è abbastanza consistente ed è valutabile in parecchie migliaia di euro: si tratta di cristalliere contenenti oggetti di pregio, piumoni, lenzuola, lampade, lavatrici, il tutto per un valore di migliaia di euro. In sostanza stavano prelevando tutto ad eccezione di grossi mobili, difficili da trasportare, e di altri oggetti che le famiglie avevano già portato via subito dopo il sisma.
I carabinieri, oltre ad ammanettare i ladri che ora sono rinchiusi alle Costarelle, hanno anche sequestrato i loro arnesi da scasso. Comunque la refurtiva è stata restituita ai proprietari che in maggioranza sono sfollati sulla costa. I due malviventi forse oggi stesso saranno portati davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale per la convalida del fermo di polizia giudiziaria dopodichè si potrebbe andare al processo per direttissima con l’accusa di furto aggravato. Lo sciacallaggio, nonostante i fitti controlli delle forze dell’ordine, è un fenomeno difficile da controllare visto che, per esempio, nei giorni scorsi ci sono state molte razzìe in condomini abbandonati quali quelli alle case popolari di Cansatessa dove sono state depredate decine di case. Intanto, in considerazione dello stato di avanzamento dei lavori del Progetto case, la polizia insieme agli alpini, ha intensificato i controlli nei cantieri a tutela delle abitazioni, già arredate, non ancora assegnate.
Fuori dall’edificio gli uomini dell’Arma hanno visto una Opel Astra, poi risultata rubata (con una scritta pubblicitaria falsa di una ditte edile aquilana per sviare i sospetti) sulla quale i ladri intendevano caricare la refurtiva. Gli investigatori hanno poi notato anche il portone spalancato e sono subito entrati bloccando i ladri al secondo piano. I malviventi, che erano ormai pronti per la fuga, avevano «ripulito» l’intero condominio, formato da otto famiglie, scassinando tutti gli ingressi e in un paio di sacchi avevano messo l’intera refurtiva. Il bottino è abbastanza consistente ed è valutabile in parecchie migliaia di euro: si tratta di cristalliere contenenti oggetti di pregio, piumoni, lenzuola, lampade, lavatrici, il tutto per un valore di migliaia di euro. In sostanza stavano prelevando tutto ad eccezione di grossi mobili, difficili da trasportare, e di altri oggetti che le famiglie avevano già portato via subito dopo il sisma.
I carabinieri, oltre ad ammanettare i ladri che ora sono rinchiusi alle Costarelle, hanno anche sequestrato i loro arnesi da scasso. Comunque la refurtiva è stata restituita ai proprietari che in maggioranza sono sfollati sulla costa. I due malviventi forse oggi stesso saranno portati davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale per la convalida del fermo di polizia giudiziaria dopodichè si potrebbe andare al processo per direttissima con l’accusa di furto aggravato. Lo sciacallaggio, nonostante i fitti controlli delle forze dell’ordine, è un fenomeno difficile da controllare visto che, per esempio, nei giorni scorsi ci sono state molte razzìe in condomini abbandonati quali quelli alle case popolari di Cansatessa dove sono state depredate decine di case. Intanto, in considerazione dello stato di avanzamento dei lavori del Progetto case, la polizia insieme agli alpini, ha intensificato i controlli nei cantieri a tutela delle abitazioni, già arredate, non ancora assegnate.