discarica chiusa

Scontro in consiglio sul caso-rifiuti a Castel di Sangro

CASTEL DI SANGRO. Consiglio comunale ad alta tensione a Castel di Sangro.Nel terzo punto previsto all’ordine del giorno c’era la discussione sul regolamento della gestione dei rifiuti urbani e...

CASTEL DI SANGRO. Consiglio comunale ad alta tensione a Castel di Sangro.Nel terzo punto previsto all’ordine del giorno c’era la discussione sul regolamento della gestione dei rifiuti urbani e assimilati. Dopo l’apertura delle discussioni da parte del sindaco Angelo Caruso, il dibattito si è infiammato attorno all’impianto di compostaggio e discarica Bocche di Forli. L’impianto, che fino a sette mesi fa serviva gran parte dei comuni del territorio dell’Alto Sangro, costretti ora a scaricare i rifiuti a Sulmona e nella Marsica, ha sospeso le attività per inquinamento ambientale – il percolato continua tutt’ora a fuoriuscire – e pesanti debiti le cui responsabilità sta accertando un’inchiesta della magistratura. Alfredo Fioritto del gruppo consiliare Progetto Comune ha spiegato di avere inviato il 10 aprile una lettera a Franco Gerardini, dirigente del servizio ambiente, e alla presidenza della Regione Abruzzo chiedendo il commissariamento dell’impianto e della società che ha accumulato nel tempo oltre un milione di euro di debiti, auspicando in una ricostituzione ex novo dell’azienda. «Bisogna lasciare che si occupi della questione la Regione, in quanto la politica locale, seppure debba essere presente, non è stata in grado di gestire l’impianto e la società», così Fioritto.

Andrea Liberatore – consigliere di maggioranza e commissario liquidatore della Comunità Montana – ha replicato con toni vivaci, ricordando anche che lui stesso chiese al gruppo consiliare di maggioranza un incontro monotematico sulla situazione.

Il sindaco Caruso ha cercato di riportare la tranquillità in aula. «È facile declinare a favore del fallimento, ma è altrettanto disdicevole e inopportuno farlo in quanto esistono creditori, quali i dieci operai oggi a casa e la società partecipata dal nostro Comune», le parole di Caruso «sarebbe cosa migliore trovare una soluzione che vada a onorare impegni e si auspica in una ristrutturazione, rilancio e recupero che sappiamo bene non sarà possibile da attuarsi in tempi brevi».

Marika Onorato

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