AVEZZANO
Scoperto furbetto dei domiciliari, il permesso per lavorare è falso
Provvedimento sospeso nei confronti di un rom che aveva contraffatto un documento del Comune
AVEZZANO. Falso permesso per andare a lavorare e uscire di casa dagli arresti domiciliari. Ma il permesso è rusultato falso con una fima apocrifa di un funzionario comunale. Per questo motivo il magistrato di Sorveglianza dell’Aquila ha disposto la sospensione della detenzione domiciliare concessa ad un appartenente alla locale comunità Rom, con conseguente trasferimento in carcere. Il provvedimento è stato eseguito dalla polizia.
Secondo quanto ricostruito, l’uomo agli arresti domiciliari aveva prodotto una documentazione che si è rivelata falsa per poter uscire di casa con la scusa di dover andare a lavorare. In particolare è stato accertato che l’arrestato aveva richiesto l’autorizzazione per svolgere attività di volontariato, esibendo una convenzione stipulata tra una cooperativa dedita alla pulizia delle aree verdi ed il Comune di Avezzano.
Dalle indagini svolte dalla polizia giudiziaria del Settore Anticrimine del Commissariato di Avezzano è emersa, oltre l’inesistenza della convenzione in argomento, la falsità della firma apposta in calce al documento riconducibile ad un funzionario comunale. Per questo motivo il magistrato di sorveglianza ha revocato il beneficio che il rom stava usufruendo e deciso di far scattare gli arresti in carcere.