Scuola, i grillini contestano la riforma
I parlamentari Blundo e Vacca: «Il disegno di legge illude i precari e smantella quello che esiste»
L’AQUILA. Una riforma che «illude i precari e mette in atto un vero smantellamento della struttura democratica» con la decisione di affidare ai presidi il compito di assumere direttamente, come manager, gli insegnanti. Il tutto, mentre in Italia le scuole cadono a pezzi in barba al progetto della «Buona scuola» avviato qualche mese fa dal governo tramite una consultazione «che è propaganda politica con la complicità di dirigenti scolastici esponenti del partito». A calcare la mano contro la riforma della scuola, al cui disegno di legge il governo ha dato il via libera tre giorni fa, sono i grillini in parlamento, la senatrice Enza Blundo e il deputato abruzzese Gianluca Vacca.
Il Movimento 5 stelle ieri pomeriggio ha fatto tappa all’Aquila (al Centro servizi del volontariato) con il tour nazionale partito da Napoli a febbraio per illustrare la propria riforma scolastica alternativa a quella del governo, articolata in 7 punti. L’incontro con gli operatori della scuola nasce per un confronto sui temi più strumentalizzati dalla riforma del governo e su cui invece il M5s ha presentato soluzioni concrete: in particolare un piano di assunzione dei precari e l’anagrafe degli edifici scolastici.
L’Aquila è una città simbolo per il M5s. «A quasi sei anni dal terremoto, i bambini e i ragazzi seguono ancora le lezioni nei Moduli scolastici provvisori, i cosiddetti Musp», spiega la Blundo, «senza alcuna certezza sui tempi di rientro nelle sedi originarie e con notizie vaghe sui progetti di ricostruzione e messa in sicurezza, ritardi segnalati dai cittadini esasperati, come nel caso del quartiere di Santa Barbara e della scuola media di Paganica. Sono pochissimi gli interventi di recupero effettuati», aggiunge, mentre le scuole da demolire e ricostruire sono 17 per un totale di 52 milioni di euro. Il deputato Vacca ha ribadito che «il disegno di legge approvato tre giorni fa è costituito solo da bozze, in Gazzetta ufficiale non c’è nulla». Insomma, «un bluff». Tra i punti al centro della «controriforma» grillina ci sono il piano edilizio per scuole sicure, l’assunzione di 300mila precari ed e-book gratuiti.
Marianna Gianforte
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