Scuole, il Comune accusa: "Per L'Aquila solo briciole"
Pezzopane:dei 221 milioni per il progetto "Scuole d'Abruzzo" solo 2 destinati all'Aquila
L'AQUILA. «Briciole per L'Aquila». L'assessore, Stefania Pezzopane, punta il dito contro la distribuzione a tutte le scuole d'Abruzzo dei fondi Cipe post-sisma, chiede lavori nel Comune dell'Aquila per 57milioni e l'apertura di un campus alla caserma Rossi.
A denunciare la situazione, insieme all'assessore, anche il consigliere provinciale Pierpaolo Pietrucci e il capogruppo del Pd, Vito Albano. Nel mirino il decreto "Scuole d'Abruzzo" il piano straordinario firmato dal commissario Gianni Chiodi, che prevede una distribuzione su tutta la regione dei fondi stanziati nei mesi successivi al terremoto per le scuole danneggiate dal sisma con delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe). Si tratta in totale di 221milioni di euro per 213 scuole all'interno di 102 comuni. Solo 2 milioni di euro toccheranno all'Aquila. «Il fabbisogno effettivo è di circa 57milioni» ha spiegato la Pezzopane «e Chiodi non ci venisse a dire che non ha i progetti: li abbiamo presentati tutti già da tempo. Nel consiglio comunale di lunedì a cui ha partecipato ci aveva assicurato che avrebbe trovato i fondi necessari. Lo faccia, adesso. Oppure vogliono continuare a farci credere che la soluzione ai nostri problemi sono i musp (moduli ad uso scolastico provvisori)?».
L'assessore lancia anche un'altra provocazione: «Abbiamo chiesto che la caserma Rossi venga trasformata in un polo scolastico» ha continuato la Pezzopane «non capiamo perché invece i soldi debbano essere investiti in città che non hanno subito alcun danno dal terremoto, come Ortona o Casalbordino». Pietrucci rincara la dose: «Alcuni interventi» ha detto «sono stati finanziati solo con la legge Mancia, ovvero con la carità. Questo è inaccettabile. Chiediamo con forza un tavolo di confronto alla Regione». Nei prossimi giorni è prevista anche un'interpellanza parlamentare dell'onorevole Giovanni Lolli in merito alla distribuzione dei fondi. «Si tratta dell'ennesima rapina» ha concluso Albano «perpetrata ai danni degli aquilani».
A denunciare la situazione, insieme all'assessore, anche il consigliere provinciale Pierpaolo Pietrucci e il capogruppo del Pd, Vito Albano. Nel mirino il decreto "Scuole d'Abruzzo" il piano straordinario firmato dal commissario Gianni Chiodi, che prevede una distribuzione su tutta la regione dei fondi stanziati nei mesi successivi al terremoto per le scuole danneggiate dal sisma con delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe). Si tratta in totale di 221milioni di euro per 213 scuole all'interno di 102 comuni. Solo 2 milioni di euro toccheranno all'Aquila. «Il fabbisogno effettivo è di circa 57milioni» ha spiegato la Pezzopane «e Chiodi non ci venisse a dire che non ha i progetti: li abbiamo presentati tutti già da tempo. Nel consiglio comunale di lunedì a cui ha partecipato ci aveva assicurato che avrebbe trovato i fondi necessari. Lo faccia, adesso. Oppure vogliono continuare a farci credere che la soluzione ai nostri problemi sono i musp (moduli ad uso scolastico provvisori)?».
L'assessore lancia anche un'altra provocazione: «Abbiamo chiesto che la caserma Rossi venga trasformata in un polo scolastico» ha continuato la Pezzopane «non capiamo perché invece i soldi debbano essere investiti in città che non hanno subito alcun danno dal terremoto, come Ortona o Casalbordino». Pietrucci rincara la dose: «Alcuni interventi» ha detto «sono stati finanziati solo con la legge Mancia, ovvero con la carità. Questo è inaccettabile. Chiediamo con forza un tavolo di confronto alla Regione». Nei prossimi giorni è prevista anche un'interpellanza parlamentare dell'onorevole Giovanni Lolli in merito alla distribuzione dei fondi. «Si tratta dell'ennesima rapina» ha concluso Albano «perpetrata ai danni degli aquilani».
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