Scuole lesionate dal sisma, polemica sui fondi
Abruzzo, finanziamenti concessi anche a istituti che non hanno riportato danni
PESCARA. Divampa il caso dei fondi per le scuole terremotate distribuiti a pioggia in Abruzzo. A dare impulso alle denunce che erano emerse nei giorni scorsi è stata la puntata di ieri sera di Report, il programma di Rai Tre. I fondi Cipe destinati alle scuole abruzzesi che hanno subito danni dal terremoto del 6 aprile 2009 sono stati concessi anche a istituti che con le scosse dell'Aquila non c'entrano.
Il caso gira attorno ai duecentoventi milioni di fondi per le scuole dell'Aquila che sarebbero stati dirottati su istituti di comuni al di fuori del cratere. A sollevarlo sulle colonne del Centro era stato l'assessore alle Politiche sociali del Comune dell'Aquila, Stefania Pezzopane. Report, condotto da Milena Gabanelli, lo ha ripreso e approfondito nel corso della puntata andata in onda ieri sera. Sono stati intervistati oltre alle Pezzopane, il responsabile della segreteria del commissario per la ricostruzione Antonio Morgante, il presidente della Provincia Antonio Del Corvo, il sindaco di Ortona Nicola Fratino e altri amministratori locali come il sindaco di Magliano dei Marsi.
La Pezzopane ha ripetuto le contestazioni all'ordinanza del commissario alla Ricostruzione Gianni Chiodi che ha dirottato altrove i 220 milioni destinati al recupero degli edifici scolastici danneggiati dal sisma. «I soldi per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, che il presidente-commissario Gianni Chiodi ha tanto sbadierato, sono stati prelevati dai fondi per la ricostruzione. Soldi» aveva sostenuto l'assessore Pezzopane sul Centro, «che non possono essere utilizzati per scopi diversi. Si tratta di circa 220 milioni di euro, di cui solo 2 destinati dal commissario alle scuole dell'Aquila. Tutto il budget è finito altrove e utilizzato anche per la messa in sicurezza di edifici che da tempo non ospitano più scuole».
Per la Pezzopane, nell'elenco delle strutture da sistemare, figurano molti edifici scolastici che da anni non ospitano più classi. Come il caso di Magliano dei Marsi citato da Report dove la scuola è chiusa da dieci anni. Per l'assessore comunale, la cosa più assurda di questa operazione è che «i sindaci dovranno dimostrare - ma solo a lavori fatti - che quegli edifici hanno subìto danni dal terremoto.
Significativo il caso di Ortona. La delibera Cipe concedeva fondi anche a una scuola di quel comune. Il giornalista di Report è andato sul posto, ha chiesto in giro e ha saputo che in realtà quella scuola non aveva riportato danni per il terremoto. Perché allora concedere fondi? La domanda è stata rigirata al sindaco Fratino che, preso in contropiede, ha detto che non era al corrente del caso e ha chiamato al telefono l'ufficio tecnico del comune. Sempre in diretta tv, è stato così riconosciuto che quella scuola non aveva in effetti riportato danni a seguito del sisma. La sorpresa è arrivata dopo quando all'Ufficio per la ricostruzione dell'Aquila, il responsabile Antonio Morgante ha detto che nel frattempo i fondi per la scuola di Ortona erano stati ritirati. (cr.re.)
Il caso gira attorno ai duecentoventi milioni di fondi per le scuole dell'Aquila che sarebbero stati dirottati su istituti di comuni al di fuori del cratere. A sollevarlo sulle colonne del Centro era stato l'assessore alle Politiche sociali del Comune dell'Aquila, Stefania Pezzopane. Report, condotto da Milena Gabanelli, lo ha ripreso e approfondito nel corso della puntata andata in onda ieri sera. Sono stati intervistati oltre alle Pezzopane, il responsabile della segreteria del commissario per la ricostruzione Antonio Morgante, il presidente della Provincia Antonio Del Corvo, il sindaco di Ortona Nicola Fratino e altri amministratori locali come il sindaco di Magliano dei Marsi.
La Pezzopane ha ripetuto le contestazioni all'ordinanza del commissario alla Ricostruzione Gianni Chiodi che ha dirottato altrove i 220 milioni destinati al recupero degli edifici scolastici danneggiati dal sisma. «I soldi per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, che il presidente-commissario Gianni Chiodi ha tanto sbadierato, sono stati prelevati dai fondi per la ricostruzione. Soldi» aveva sostenuto l'assessore Pezzopane sul Centro, «che non possono essere utilizzati per scopi diversi. Si tratta di circa 220 milioni di euro, di cui solo 2 destinati dal commissario alle scuole dell'Aquila. Tutto il budget è finito altrove e utilizzato anche per la messa in sicurezza di edifici che da tempo non ospitano più scuole».
Per la Pezzopane, nell'elenco delle strutture da sistemare, figurano molti edifici scolastici che da anni non ospitano più classi. Come il caso di Magliano dei Marsi citato da Report dove la scuola è chiusa da dieci anni. Per l'assessore comunale, la cosa più assurda di questa operazione è che «i sindaci dovranno dimostrare - ma solo a lavori fatti - che quegli edifici hanno subìto danni dal terremoto.
Significativo il caso di Ortona. La delibera Cipe concedeva fondi anche a una scuola di quel comune. Il giornalista di Report è andato sul posto, ha chiesto in giro e ha saputo che in realtà quella scuola non aveva riportato danni per il terremoto. Perché allora concedere fondi? La domanda è stata rigirata al sindaco Fratino che, preso in contropiede, ha detto che non era al corrente del caso e ha chiamato al telefono l'ufficio tecnico del comune. Sempre in diretta tv, è stato così riconosciuto che quella scuola non aveva in effetti riportato danni a seguito del sisma. La sorpresa è arrivata dopo quando all'Ufficio per la ricostruzione dell'Aquila, il responsabile Antonio Morgante ha detto che nel frattempo i fondi per la scuola di Ortona erano stati ritirati. (cr.re.)
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