Scuole precarie, ancora ritardi: mancata riconsegna di 4 edifici  

Slittate le chiusure dei cantieri previste per l’estate e diverse le progettazioni per ora solo annunciate Il Pd a Biondi: «4mila aquilani mai in vere aule». E l’Unione universitari contesta gli aumenti dei bus

L’AQUILA. Mentre il sindaco Pierluigi Biondi, in una lunga lettera agli studenti aquilani che stanno per affrontare il nuovo anno scolastico, parla di sfide, intelligenza artificiale, apprendimento in aula, ansia e verifiche, citando noti testi di Roberto Vecchioni e Tedua, piovono polemiche sulla mancata ricostruzione delle scuole. Ad attaccare l’amministrazione sui ritardi sono soprattutto il Pd e l’Unione degli universitari. Intanto, l’ultimo dossier contenente informazioni e dati relativi allo stato di avanzamento della ricostruzione degli edifici scolastici cittadini, pubblicato sul sito internet del Comune, rivela ulteriori ritardi sulla tabella di marcia: in estate, infatti, era in programma la riconsegna alla città di ben quattro edifici scolastici, ma ancora nessuno di questi sembra pronto.
IL DOSSIER
Secondo i dati, a fronte di tre interventi conclusi (infanzia e primaria di Arischia, Mariele Ventre di Pettino e polo scolastico Pettino-Vetoio) sono ben nove gli edifici in cui i lavori sono in corso, diversi dei quali hanno subìto rallentamenti, e sei gli interventi in fase di progettazione.
LE INAUGURAZIONI MANCATE
Il documento, inoltre, datato fine maggio, faceva slittare di qualche mese la fine lavori per il polo scolastico Torretta-Sant’Elia. Prevista per l’inizio dell’anno, infatti, la consegna della scuola sarebbe dovuta avvenire in estate. La conclusione del cantiere del polo scolastico di San Sisto-Santa Barbara (6.524.685 euro), inoltre, era prevista il 27 luglio. Per la scuola dell’infanzia di Bagno Grande (1.300.000 euro) la riconsegna era datata 15 giugno. Per fine agosto sarebbe dovuta essere pronta anche la primaria Celestino V (2.400.000 euro). Di queste scuole, tuttavia, nessuna potrà essere utilizzata per l’anno scolastico appena iniziato.
ALTRI RITARDI
In ritardo anche la costruzione della nuova scuola dell’infanzia del polo scolastico di Paganica: la riconsegna prevista in estate, avverrà solo a fine anno. Stessa situazione per l’infanzia Vetoio di Pettino: la fine dei lavori era prevista per ottobre, ma le opere sono iniziate solo il 20 maggio e termineranno a distanza di un anno. Tempi più lenti del previsto anche per il cantiere dell’infanzia San Giovanni Bosco, la cui riconsegna era prevista a fine anno, ma che, stando al dossier, non sarà pronto prima di giugno 2025. La scuola dell’infanzia Giovanni Bosco (731.188 euro), per la quale la chiusura del cantiere previsto il 28 novembre, verrà riconsegnata a giugno 2025.
IL CENTRO: UN BUCO NERO
Restano ancora una volta fuori dal cronoprogramma le scuole del centro storico, in gran parte delocalizzate negli anni, mentre per il polo di Collemaggio le date sono incerte. Nel programma del Comune non vengono fornite indicazioni sulla chiusura di tre dei più grandi cantieri: media Mazzini (10 milioni 741mila euro); primaria ed elementare Giovanni XXIII (9 milioni 450mila euro) e il polo scolastico di Collemaggio, con uno stanziamento di 18 milioni e 600mila euro. «Anche per quest’ultimo si è trattato più di un annuncio che di altro», secondo il Comitato scuole sicure. «Dopo il progetto niente si è mosso».
«IL SINDACO SI SCUSI»
Una situazione, quella della ricostruzione delle scuole, per cui gli studenti meriterebbero le scuse del primo cittadino, secondo il Pd, che attacca in una nota: «Sono oltre 4mila, figlie e figli di questa città che non hanno mai frequentato una scuola vera, privati dell’uso di palestre, mense, laboratori, persino della socialità. Ad oggi, non abbiamo neanche un piano dell’edilizia scolastica che possa indicare dove si vorrebbero ricostruire le scuole, né un cronoprogramma degli interventi: quelli annunciati, sono drammaticamente in ritardo».
AUMENTI NEI TRASPORTI
Intanto, l’Uds denuncia: «Dopo che la giunta Marsilio ha aumentato, nel silenzio generale, il costo dei biglietti dei bus Tua, anche la giunta Biondi ha approvato l’aumento delle tariffe dell’Ama. Ora i biglietti giornalieri costano 3 euro e 20 centesimi (sul sito Ama l’ultimo aggiornamento era di 2,70 €), mentre un carnet da 12 biglietti costa 15 euro e 40 centesimi».
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