Scuole sicure insorge: «Migliaia di bambini messi a repentaglio» 

Dopo l’accesso agli atti del Pd gli allarmi si moltiplicano  «La strage di San Giuliano di Puglia non ha insegnato nulla»  

L’AQUILA. Lo stato dell’arte delle scuole aquilane torna prepotentemente alla ribalta a quindici anni dal terremoto. Dopo la denuncia del Partito democratico, che, sulla base di un recente accesso agli atti, in conferenza stampa ha poi sentenziato come siano solo 6 su 17 gli edifici scolastici al di sopra della cosiddetta soglia minima di “salvaguardia della vita”, è infatti sceso in campo anche il Comitato scuole sicure L’Aquila.
«Le recenti dichiarazioni emerse in conferenza stampa sugli indici di vulnerabilità delle scuole comunali ci hanno profondamente turbati. A distanza di 15 anni dal devastante terremoto del 2009, è inaccettabile la notizia che decine di plessi scolastici – attualmente utilizzati e ogni giorno pieni di migliaia di persone tra studenti e lavoratori – presentino ancora indici di vulnerabilità sismica così bassi. Ben 11 scuole su 17 avrebbero un indice di vulnerabilità inferiore allo 0.6, una situazione di estrema gravità che non può essere più ignorata», fanno sapere. «Il Comitato scuole sicure spera che il sindaco, che ha anche il ruolo di Commissario per l’edilizia scolastica, smentisca immediatamente questi dati. Se confermati, infatti, rappresenterebbero un fallimento inaccettabile per una città già provata da un evento sismico catastrofico. È inconcepibile che migliaia di bambini e centinaia di lavoratori, siano quotidianamente esposti a questo rischio in un territorio classificato come “zona sismica 1”, la più pericolosa secondo il dipartimento di Protezione civile, con alta probabilità che capiti un forte evento sismico. Ricordiamo che, nel programma di mandato del 2017, il sindaco aveva promesso un “piano straordinario per le scuole”, volto a garantirne la sicurezza degli edifici. Tuttavia, a 8 anni dall’assunzione della carica di sindaco dell’Aquila, le scuole comunali versano ancora in condizioni disastrose. Si fa un gran parlare in questi mesi di “L’Aquila capitale italiana della cultura”: nei fatti, però, sembra che la cultura del rischio sismico, e della prevenzione, non risieda all’Aquila. Proprio in questi giorni si ricordano i 22 anni dall’immane tragedia di San Giuliano di Puglia, 31 ottobre 2002: non sembra che il sindaco dell’Aquila ne abbia però memoria».
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