SULMONA

Senza mensa 900 alunni, dal Comune ultimatum alla ditta

Non è stato individuato il centro di cottura, scatta la diffida Protestano i genitori

SULMONA. Polemiche e diffide per il servizio di refezione scolastica che non è partito come da calendario. L’avvio della mensa nelle scuole primarie e secondarie era stato fissato per il 2 ottobre. Tuttavia la ditta che si era aggiudicata i 900 alunni si è dovuta adeguare ai regolamenti varati dagli istituti scolastici che consentono di portare il panino o il pasto da casa, seguendo una serie di prescrizioni per evitare la contaminazione del cibo.

Una situazione che ha spinto il Comune a diffidare la ditta. Se entro l’11 ottobre la società non troverà un centro cottura, il servizio sarà affidato ad altra impresa. “Si tratta di una comunicazione doverosa per contingentare i tempi e risolvere la questione”, spiega il sindaco Gianfranco Di Piero. Le famiglie protestano.

“Siamo costretti ad adattarci per venire incontro alle famiglie che sono furiose – spiega il presidente del consiglio d’istituto, Alessandro Ciuffini – Ci auguriamo che questa situazione di emergenza si risolva in tempi brevissimi”. Intanto c’è chi ha deciso di cambiare scuola, vista la situazione, e iscrivere i bambini a istituti privati. “Spero che si risolva tutto in settimana, altrimenti andrò in procura”, aggiunge un genitore.

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