Servizio interrotto, Asl diffidata

I genitori di 30 bambini malati: riattivare subito la riabilitazione neuromotoria o parte la denuncia

L’AQUILA. I genitori di una trentina di bambini assistiti dal reparto di riabilitazione neuromotoria che si trova a Collemaggio hanno inviato, tramite un avvocato, una diffida al manager Asl, Giancarlo Silveri e ai vertici dell’Azienda sanitaria finalizzata a far riprendere il servizio che è stato interrotto. «I piccoli pazienti sono affetti da disturbi e patologie di differente gravità», si legge nel documento, «debitamente certificate dalle autorità sanitarie, con il conseguente riconoscimento di diritti ulteriori rispetto a quelli del semplice malato. Come è noto, dal 23 dicembre 2014 il servizio di riabilitazione è stato interrotto senza preavviso all’utenza. Quanto accaduto arreca grave danno ai piccoli pazienti ritardando o forse pregiudicando, le possibilità di recupero».

Il legale tiene a precisare che lo stop al servizio integra il reato di interruzione di pubblico servizio.

«I sottoscritti», si legge nella nota, «diffidano l’Asl e le persone indicate a ripristinare tempestivamente e stabilmente il servizio di riabilitazione garantendo la specificità di un percorso terapeutico avviato da tempo e basato su una relazione già consolidata tra i bambini e le fisioterapiste che li avevano a carico».

L’Azienda sanitaria è stata diffidata anche «ad adottare provvedimenti frettolosi di copertura del suddetto servizio, mediante assunzione di personale non qualificato, in quanto la scelta di personale inadatto comporterebbe danni peggiori di quelli derivanti dall’assenza del servizio».

In mancanza del ripristino di questo servizio, passati 15 giorni, l’avvocato Paolo Arrigoni, d’intesa con i genitori dei bambini, presenterà una denuncia alla Procura per costituirsi come parti civili per i danni patiti dai minorenni.

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