Sesso a pagamento nel centro massaggi
Scoperto un giro di squillo vicino ai negozi del Borgo, denunciati una coppia di cinesi e un fisioterapista di Avezzano
SULMONA. Sulla porta d’ingresso c’era scritto Centro massaggi terapeutici. Ma una volta entrati, ad accogliere il cliente c’era un’infermiera con camice succinto, rossetto e tacchi a spillo. Un messaggio chiaro e inequivocabile che faceva intuire quali altri tipi di massaggi potevano essere chiesti all’avvenente “fisioterapista”.
Un’inchiesta lunga e articolata quella condotta dalla squadra anticrimine del commissariato, che ha portato alla denuncia di tre persone: una coppia di cinesi, entrambi sui 30 anni, e un fisioterapista di Avezzano di 41 anni che faceva da prestanome. Per la donna l’accusa è di aver messo su un locale traffico del sesso, mentre il compagno della donna e il fisioterapista marsicano dovranno rispondere di induzione alla prostituzione. Un’inchiesta portata avanti per quattro mesi durante i quali i poliziotti coordinati dall’ispettore Daniele L’Erario sono riusciti a raccogliere tutte le prove per incastrare il terzetto. Lunghi appostamenti nei locali adiacenti al Centro massaggi che la coppia di cinesi aveva realizzato all’interno di uno degli spazi del centro commerciale Il Borgo, vicino a negozi di abbigliamento, calzature e casalinghi. Poco distante dal supermercato in modo che i clienti, dopo aver fatto la spesa, potevano tranquillamente, in maniera del tutto anonima, fare una piacevole sosta nel centro massaggi per poi tornare a casa... ancora più soddisfatti. E che il centro massaggi funzionasse molto bene, lo dicono i numeri che la polizia è riuscita a raccogliere nel corso delle indagini. In un mese di appostamenti sono stati registrati oltre 150 appuntamenti per un volume di affari che sfiorerebbe i 15mila euro. Alle 30 euro che la fisioterapista chiedeva per alleviare il dolore alla spalla o alla schiena, c’era da aggiungere l’extra che veniva calcolato in base alla prestazione sessuale richiesta. Insomma, alla fine il cliente, tirava fuori dal portafogli dai 60 ai 100 euro e tutti andavano via soddisfatti, tanto che in poco tempo il Centro massaggi è diventato un vero e proprio porto di mare dove approdavano centinaia di persone: professionisti, imprenditori, pensionati e tanti altri esponenti della Sulmona bene. Molte le persone insospettabili che la polizia ha visto entrare nel centro massaggi e ha potuto seguire nelle successive performance sessuali. L’ampio fascicolo redatto dall’anticrimine, composto di prove inconfutabili e registrazioni ambientali, è ora nelle mani della Procura che deve solo formulare la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dei tre indagati, i quali nel frattempo, dopo aver intuito di avere la polizia alle calcagna, hanno chiuso il centro e sono andati via.
Claudio Lattanzio
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