Si cerca il fucile che ha sparato
Magliano, continuano le indagini sull’agguato: l’ex carabiniere lascia l’ospedale
MAGLIANO DE’ MARSI. È stato dimesso dall’ospedale Armando Di Lorenzo, l’ex brigadiere dell’Arma dei carabinieri ferito alla testa in un vero e proprio agguato davanti alla sua abitazione di Magliano. Di Lorenzo, 61enne, in pensione già da circa quattro anni, è stato curato per le diverse ferite che ha riportato al volto. Gli sono stati estratti alcuni pallini di piombo, sparati da un fucile da caccia che ora i carabinieri stanno cercando incessantemente. I militari della Compagnia di Tagliacozzo, insieme ai colleghi del nucleo investigativo dell’Aquila, sono ancora al lavoro per cercare di dare un volto a chi la notte tra domenica e lunedì ha sparato in piazzale Amiconi, davanti all’abitazione dell’ex militare. La pista più accreditata rimane quella passionale e sembra che il cerchio si sia stretto intorno a un uomo. Si tratta di una persona molto vicina a una giovane donna di origine straniera che ha legami anche con l’ex carabiniere. Gli inquirenti al momento mantengono il massimo riserbo sulle indagini. Certo è che la svolta potrebbe arrivare dalle registrazioni delle immagini di videosorveglianza del Comune di Magliano. In paese, infatti, ci sono 16 apparecchi che potrebbero aver registrato quantomeno il momento in cui l’uomo che ha sparato si è allontanato dal piazzale. Determinanti saranno i risultati delle analisi scientifiche sul materiale ritrovato davanti alla casa dell’ex brigadiere e quindi i residui degli ordigni rudimentali costruiti per causare le due esplosioni e i pallini sparati. (m.t.)
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