Si decide su accorpamenti e poli didattici in città

Al vaglio la possibilità di dividere le scuole superiori in 2 o 3 aree di indirizzo Ciascun nucleo sarà guidato da un solo dirigente. Discussione in aula

SULMONA. Il ridimensionamento scolastico approda in consiglio comunale. Dopo l'accorpamento delle scuole primarie, elementari e medie cittadine in tre unici istituti comprensivi, ora, sotto la scure dei tagli, dovranno passare le scuole superiori di competenza della Provincia. L'assise si riunisce questa mattina alle 9 nell'Aula magna del Liceo scientifico Fermi, perché l'aula consiliare del Comune è interessata da interventi di ristrutturazione.

L'obiettivo del ridimensionamento è creare due o tre poli scolastici medio-grandi e con un numero consistente di studenti e che saranno guidati ciascuno da un solo dirigente scolastico. Il ridimensionamento, infatti, mira anche a ridurre dirigenze e uffici di segreteria e, quindi, anche i costi.

Nei mesi scorsi, non a caso, l'Itis di Pratola Peligna ha perso l'autonomia scolastica ed è stato accorpato all'istituto tecnico “De Nino” di Sulmona. E a nulla è servito il ricorso al Tar dell'Aquila proposto dal Comune di Pratola che contestava la decisione assunta dal consiglio provinciale e dalla giunta regionale. Il ricorso, infatti, è stato rigettato. Ora i cambiamenti interesseranno anche le scuole superiori di Sulmona e già, dai mesi scorsi, si sono svolti incontri e riunioni tra enti e dirigenti scolastici. Ma il cambiamento non sarà indolore. Il consiglio comunale dovrà decidere se in città dovranno essere creati due o tre poli scolastici. La scelta, però, non è vincolante in quanto il provvedimento, votato dall'assise, dovrà essere comunicato alla Provincia. L'ultima parola, infatti, sarà della Provincia e del Provveditorato per gli studi. Al riguardo, le proposte emerse dopo varie riunioni sono due. I dirigenti scolastici Massimo Di Paolo (Liceo Scientifico) e Caterina Fantauzzi (Liceo socio-pedagogico) hanno proposto la creazione, in città, di due poli scolastici con circa 900 studenti. Si tratterebbe di un polo scientifico-tecnologico (formato da Liceo Scientifico e istituti Tecnico commerciale, per Geometri e Industriale) e un polo umanistico (costituito da Liceo Classico, istituto D'arte e liceo Socio-pedagogico). La dirigente dell'Istituto superiore Ovidio Anna Maria Coppa, invece, ha proposto la creazione di tre poli scolastici, quello liceale (con i Licei classico e scientifico), quello delle Scienze sociali (con il liceo socio-pedagogico) e quello Tecnico (liceo Artistico e istituto Tecnico commerciale, per Geometri e industriale). La Coppa ha anche fornito una seconda opzione, che prevede comunque la creazione di tre poli scolastici.

In questo caso sarebbe realizzato il Polo scolastico superiore (con i Licei classico e artistico e gli istituti tecnico commerciale e per geometri), il polo tecnologico (Liceo scientifico e Istituto tecnico industriale) e quello delle scienze sociali (con il liceo socio-pedagogico).

Chiara Buccini

©RIPRODUZIONE RISERVATA