Si punta sugli Enti locali
Ricostruzione, Chiodi chiede una struttura di appoggio.
L’AQUILA. «L’ipotesi di ordinanza è semplicemente frutto del lavoro della Protezione civile per individuare un modello organizzativo e per iniziare un dibattito in tal senso». Replica così il presidente della Regione, Gianni Chiodi, alle voci sulla fondatezza del provvedimento sulla ricostruzione dei centri storici che, di fatto, limiterebbe l’azione della Regione e enti locali. «Il commissario delegato» dice Chiodi «necessita di una struttura che lo possa coadiuvare nel delicato compito. Ringrazio la Protezione civile per aver dato un contributo alla discussione».
Questo documento, emerso in una riunione dellla commissione lavori pubblici, è comunque in forte antitesi con la direttiva che vede comunque la creazione di un unico comitato coordinamento ai fini di una governance per la ricostruzione. Inoltre lo stesso Capo della protezione civile, Guido Bertolaso ha affermato che il suo mandato dovrebbe terminare il 31 dicembre 2009. Salvo proroghe.
L’ordinanza, ammesso che si concretizzi in un atto ufficiale, prevede che Chiodi venga affiancato da due comitati istituzionali. Uno formato da esponenti di enti locali con funzioni di rappresentanza e l’altro formato da un comitato tecnico forse quello più importante. In sostanza due organi che potrebbero vanificare le intenzioni di Chiodi e imporre le loro.
In Regione, comunque, non sembra che ci sia accondiscendenza nei riguardi di questa ordinanza e si prevede che ci siano iniziative provenienti da più parti per sbarrare il passo a questa direttiva.
Questo documento, emerso in una riunione dellla commissione lavori pubblici, è comunque in forte antitesi con la direttiva che vede comunque la creazione di un unico comitato coordinamento ai fini di una governance per la ricostruzione. Inoltre lo stesso Capo della protezione civile, Guido Bertolaso ha affermato che il suo mandato dovrebbe terminare il 31 dicembre 2009. Salvo proroghe.
L’ordinanza, ammesso che si concretizzi in un atto ufficiale, prevede che Chiodi venga affiancato da due comitati istituzionali. Uno formato da esponenti di enti locali con funzioni di rappresentanza e l’altro formato da un comitato tecnico forse quello più importante. In sostanza due organi che potrebbero vanificare le intenzioni di Chiodi e imporre le loro.
In Regione, comunque, non sembra che ci sia accondiscendenza nei riguardi di questa ordinanza e si prevede che ci siano iniziative provenienti da più parti per sbarrare il passo a questa direttiva.