avezzano
Si ritrova con mezza casa occupata
Il tribunale condanna una famiglia a risarcire la donna
AVEZZANO. Gli abbattono un muro divisorio e gli occupano tre stanze, lei non si dà per vinta e riottiene i suoi spazi e il pagamento dell'affitto.
La vicenda ha per protagonista Mirella Roberta Viola, una donna di Avezzano, che aveva ereditato dalla sua famiglia in via Volturno ad Avezzano, ex casette dei combattenti. I suoi vicini, dal momento che la casa era chiusa, hanno pensato bene di allargare la loro abitazione occupandole tre stanze. La proprietaria, dopo avere denunciato i fatti all’autorità, nonostante un provvedimento di sequestro preventivo rilevatosi insufficiente e malgrado varie segnalazioni al Comune di Avezzano, proprietario degli immobili, si è affidata agli avvocati Stefania D’Ignazio e Luigi Ranalletta per riavere ciò che era suo.
Il Tribunale di Avezzano ha ribaltato totalmente la decisione cautelare in prima istanza, secondo cui la signora Viola aveva denunciato troppo tardi la vicenda e per questo addirittura era stata condannata a pagare le spese legali agli occupanti, e ha disposto l’immediata restituzione dell’immobile all’avente diritto condannando gli occupanti a ripristinare il muro e a pagare le spese legali.
Inoltre il Tribunale ha disposto anche il pagamento di un affitto, da parte degli occupanti, per ogni giorno di utilizzo in più degli spazi della donna.
«È una decisione che ci soddisfa e che rende giustizia a una persona forte che non si è mai arresa nonostante lo “stupro” dei suoi luoghi famigliari», hanno commentato i legali della donna, «si tratta di una donna forte che non si è mai abbattuta e scoraggiata nemmeno di fronte all’ingiusta e incomprensibile sconfitta nella prima fase cautelare. Resta ora da vedere se sarà possibile realizzare in tempi brevi la decisione della magistratura».
Eleonora Berardinetti
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