Sicurezza, si stringono i controlli
Droga, bastoni e minacce su Facebook: la polizia denuncia due giovani.
L’AQUILA. Tensione in città per l’arrivo dei No Global in vista del corteo di protesta di domani. Ieri un’altra giornata di controlli fittissimi con posti di blocco agli ingressi della città, centinaia di persone passate ai raggi X. Inoltre c’è stato un vertice tra le forze dell’ordine per pianificare le operazioni. Nella sera di ieri il pattugliamento è stato potenziato. Del resto, al di là delle dichiarazioni rassiruranti, i rischi di scontri sono un problema reale come del resto ha più volte in passsato detto lo stesso procuratore della Repubblica dell’Aquila, Alfredo Rossini. I timori non sono infondati. Infatti, a prescidere dagli arresti fatti nei giorni scorsi a Roma, ci sono state delle avvisaglie anche in città a cominciare dai cinque francesi denunciati martedì scorso per il possesso di mazze ferrate trovate nel loro furgone.
Ieri, inoltre, i carabinieri hanno denunciato a piede libero per possesso di droga un giovane di Grosseto, ma i militari sospettano che fosse all’Aquila per provocare disordini: sulla sua pagina di Facebook, visionata dagli investigatori, sono state trovate frasi come: «Tutti insieme al G8...ed armati fino alla morte». Nei confronti del giovane, trovato in possesso di due grammi di cocaina e 4 di hascisc è stato emesso un foglio di via obbligatorio. Addosso gli è stata trovata anche una videocamera il cui contenuto è stato esaminato dai militari ma non sarebbe stato trovato nulla di interessante ai fini investigativi. La polizia, inoltre, ha fermato e poi rilasciato quattro giovani olandesi che stavano raggiungendo L’Aquila per seguire le manifestazioni contro il G8.
I quattro sono stati bloccati a Carsoli e rilasciati soltanto dopo alcune ore. Gli agenti avevano trovato nella loro auto un casco e una maschera antigas, oltre a telecamere e macchine fotografiche. I giovani hanno dimostrato che erano giornalisti e che si stavano recando all’Aquila per seguire le manifestazioni contro il G8: casco e maschera antigas sarebbero serviti proprio in caso di scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. E la denuncia è scattata anche per un venticinquenne proveniente dalla provincia di Matera. La Polfer lo ha fermato alla stazione di Sulmona, con una mazza ferrata (un tubo idraulico lungo 50 centimetri), tre sassi avvolti in panni separati e una batteria 12 volt per motorino, nello zaino.
Il giovane ha detto agli agenti della Polfer che doveva andare all’Aquila per manifestare contro il G8: il questore del capoluogo Filippo Piritore ha emesso per lui un foglio di via. E intanto ci sono i primi arrivi. Infatti circa 300 persone hanno partecipato ieri alla manifestazione di Milano contro il summit del G8 a L’Aquila. La protesta é terminata in piazza San Babila, punto d’arrivo del corteo che ha attraversato, tra le altre, via Mazzini, piazza Duomo e piazza Fontana. L’iniziativa si è svolta in maniera pacifica con sfottò alle forze dell’ordine e canzoni storiche come «O bella ciao» e «Comandante Che Guevara». Prima di sciogliersi, dal furgone di testa é stata annunciata l’organizzazione di un pullman in partenza oggi per L’Aquila per la manifestazione di domani.
Ieri, inoltre, i carabinieri hanno denunciato a piede libero per possesso di droga un giovane di Grosseto, ma i militari sospettano che fosse all’Aquila per provocare disordini: sulla sua pagina di Facebook, visionata dagli investigatori, sono state trovate frasi come: «Tutti insieme al G8...ed armati fino alla morte». Nei confronti del giovane, trovato in possesso di due grammi di cocaina e 4 di hascisc è stato emesso un foglio di via obbligatorio. Addosso gli è stata trovata anche una videocamera il cui contenuto è stato esaminato dai militari ma non sarebbe stato trovato nulla di interessante ai fini investigativi. La polizia, inoltre, ha fermato e poi rilasciato quattro giovani olandesi che stavano raggiungendo L’Aquila per seguire le manifestazioni contro il G8.
I quattro sono stati bloccati a Carsoli e rilasciati soltanto dopo alcune ore. Gli agenti avevano trovato nella loro auto un casco e una maschera antigas, oltre a telecamere e macchine fotografiche. I giovani hanno dimostrato che erano giornalisti e che si stavano recando all’Aquila per seguire le manifestazioni contro il G8: casco e maschera antigas sarebbero serviti proprio in caso di scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. E la denuncia è scattata anche per un venticinquenne proveniente dalla provincia di Matera. La Polfer lo ha fermato alla stazione di Sulmona, con una mazza ferrata (un tubo idraulico lungo 50 centimetri), tre sassi avvolti in panni separati e una batteria 12 volt per motorino, nello zaino.
Il giovane ha detto agli agenti della Polfer che doveva andare all’Aquila per manifestare contro il G8: il questore del capoluogo Filippo Piritore ha emesso per lui un foglio di via. E intanto ci sono i primi arrivi. Infatti circa 300 persone hanno partecipato ieri alla manifestazione di Milano contro il summit del G8 a L’Aquila. La protesta é terminata in piazza San Babila, punto d’arrivo del corteo che ha attraversato, tra le altre, via Mazzini, piazza Duomo e piazza Fontana. L’iniziativa si è svolta in maniera pacifica con sfottò alle forze dell’ordine e canzoni storiche come «O bella ciao» e «Comandante Che Guevara». Prima di sciogliersi, dal furgone di testa é stata annunciata l’organizzazione di un pullman in partenza oggi per L’Aquila per la manifestazione di domani.